Secondo il Fmi la crisi costerà 4mila miliardi di dollari
21 Aprile 2009
di redazione
Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) rivede nuovamente al rialzo il costo della crisi finanziaria: le svalutazioni, entro il 2010 – afferma nel Global Financial Stability Report – "potrebbero raggiungere i 4.000 miliardi di dollari, di cui due terzi facenti capo alle banche".
Del totale fanno parte, per la prima volta, gli asset originati in tutti i mercati e non solo in quello americano, per il quale la stima delle potenziali perdite è stata portata a 2.700 miliardi, dai 2.200 miliardi di gennaio 2009 e i 1.400 miliardi di ottobre. "Il sistema finanziario globale – aggiunge l’Fmi – resta sotto un severo stress a fronte di una crisi che riguarda famiglie, aziende e banche sia nelle economie avanzate che in quelle emergenti".
"Il processo di deleveraging – aggiunge – sarà lento e doloroso nonostante le misure prese".