Segretria Pd, è ancora sfida Renzi-Emiliano
14 Gennaio 2017
La prossima settimana entrerà nel vivo il lavoro di Renzi per il rilancio del partito. In mattinata al Nazareno si registra una girandola di incontri: da Piero Fassino a Gianni Cuperlo (la sua componente di minoranza dovrebbe mantenere un posto in segreteria) e da Luigi Zanda e ha sentito Enrico Franceschini. Il segretario prosegue i colloqui che porteranno, probabilmente alla metà della prossima settimana, alla nascita della sua nuova segreteria.
In parallelo prosegue il lavoro sul programma del Pd in vista di un rilancio e di possibili elezioni politiche: Tommaso Nannicini, ex sottosegretario, starebbe raccogliendo dossier anche dai gruppi parlamentari. Il 21 dovrebbe svolgersi un’iniziativa dei circoli e il 27 e 28 l’assemblea nazionale degli amministratori Pd, un appuntamento su cui Renzi punta molto per “riuscire a dare una nuova visione generale al Paese partendo dalle realtà locali”.
Ma quello che attira l’attenzione dei giornali è lo scontro Renzi-Emiliano. “Sono pronto a candidarmi alla segreteria del Pd, fate il tifo per me”. Deve aver detto così Michele Emiliano ai suoi assessori. L’intenzione di correre per conquistare la guida del Pd l’ha annunciata durante la giunta regionale.
La smentita dell’entourage di Emiliano non si fa attendere: “Nel corso della seduta della giunta regionale il presidente Emiliano non ha annunciato alcuna candidatura al congresso Pd, che peraltro non è nemmeno stato convocato”. Ma la sostanza, così come è stata riferita dalle nostre fonti, non cambia. “Lo ha voluto condividere con tutta la sua giunta – dice un fedelissimo di Emiliano – come se avesse voluto avvisarli e dirgli: non prendete impegni con altri candidati”.
I tentativi di smarcarsi dalla battaglia finale contro l’ex premier Renzi vanno a farsi benedire. E pensare che non più tardi di qualche giorno fa, intervistato da L’aria che tira su La 7, alla precisa domanda sulla sua candidatura alla segreteria nazionale dei democratici aveva negato: “Sono impegnato a spalare neve e altri materiali – dichiarava dalle strade innevate di Santeramo in Colle – come faccio da trent’anni. Non penso a candidarmi, ma a fare il mio dovere”.