Sei David per Tornatore e per difendere il cinema italiano

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Sei David per Tornatore e per difendere il cinema italiano

16 Giugno 2013

Sei David di Donatello per il thriller La migliore offerta di Giuseppe Tornatore. Il regista italiano fa incetta di statuette rubando la scena a Diaz di Daniele Vicari. Tornatore si prende i premi più ambiti, Miglior film, Migliore regista, e tanta voglia di difendere il cinema italiano. Il trionfo di Tornatore è infatti quello del cinema made in Italy, ma viene il sospetto che il profluvio di statuette sia in qualche modo collegato alla difesa d’ufficio del nostro cinema di cui ha parlato il ministro Bray ("Dobbiamo trovare tutte le risorse necessarie per il fondo spettacolo") e che nei giorni scorsi, capofila Parigi, si è discusso nei Paesi dell’Unione per difendersi dal troppo competitivo cinema americano a suon di fondi pubblici ed europei per la cinematografia nostrana. I tempi sono quelli che sono, la crisi rode anche il cinema, e forse – senza mettere in discussione le capacità di un regista come Tornatore che il mondo ci invidia – si è voluto lanciare un segnale alla Gilda del cinema italiano, state tranquilli, non chiuderemo completamente il rubinetto. Sarà, ma intanto i grandi blockbuster a stelle e strisce continuano a riempire le sale e il cuore del pubblico. Forse un motivo c’è.