Sempre più digitali e sicure, è questa l’idea della Regione per le scuole

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Sempre più digitali e sicure, è questa l’idea della Regione per le scuole

05 Ottobre 2012

Una formazione innovativa, in grado di sperimentare le potenzialità della comunicazione multimediale e digitale anche nelle aule scolastiche. E un obiettivo importante: rendere studenti e docenti pronti alle esigenze, mutate, del mercato del lavoro, elevando le loro competenze informatiche. E’ questo il senso del bando di gara appena pubblicato per l’affidamento del progetto speciale ‘Competenze per il Futuro’, per realizzare azioni innovative e proseguire la diffusione di attivita’ didattiche digitali e finanziato con 2,5 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo Programma Operativo 2007-13,

E’ un ulteriore tassello, che vede da tempo impegnata la Regione Abruzzo, verso la costruzione di nuovi saperi e soprattutto di “nuovi” lavoratori. Ne è certo l’assessore alla Formazione e alle politiche attive del Lavoro, Paolo Gatti per il quale "l’Abruzzo può offrire ai propri studenti una ‘I-School’. Dopo il milione e 400mila euro stanziati insieme al governo sul progetto ‘Scuola Digitale’, la Regione prosegue la sua convinta azione di investimento nell’ammodernamento dell’Istruzione regionale, attraverso l’introduzione di modelli didattici innovativi. Ormai le tecnologie informatiche, e in particolar modo, la comunicazione multimediale, rappresentano un’opportunità in grado di sviluppare e ampliare le prospettive occupazionali dei nostri giovani. La tecnologia – continua l’assessore Gatti – può inoltre agevolare il mondo della Scuola nell’ottenere soluzioni organizzative più efficienti. Gli insegnanti sono chiamati a svolgere un nuovo e importante compito di mediazione tra la tecnologia e i giovani, attraverso l’integrazione dei tradizionali metodi di insegnamento e di apprendimento con le nuove offerte della didattica digitale. Sono convinto che il mondo della scuola abruzzese beneficerà degli effetti di questo progetto, che esce in concomitanza con un importante evento nazionale in programma il 10 ottobre a Roma dove si farà il punto sulla scuola italiana che si sta trasformando in scuola digitale".

Ma non è l’unica buona notizia che riguarda il fronte scolastico: sono in arrivo, infatti, anche nuovi i fondi per la messa in sicurezza degli edifici scolastici della regione. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici, Angelo di Paolo, ha infatti approvato la delibera relativa all’attuazione dei fondi Par-Fas sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici di proprietà degli enti locali regionali. ”La somma a disposizione degli enti abruzzesi – spiega Angelo Di Paolo – ammonta a 25,5 milioni di euro, di cui 18,6 milioni fanno riferimento al finanziamento della linea di intervento del Fas e circa 6,9 milioni di euro si riferisce invece al cofinanziamento degli enti locali che presentano il progetto.

La destinazione delle risorse alla sicurezza degli edifici scolastici – dice l’assessore ai Lavori pubblici – rappresenta una scelta politica ben precisa della Giunta regionale, che investe direttamente gli enti pubblici sul territorio spingendoli a fare scelte che guardano con attenzione alla sicurezza degli studenti e dei cittadini abruzzesi”. Potranno accedere al bando pubblico tutti i comuni abruzzesi al di fuori del cosiddetto ”cratere sismico” e le Province. ”In particolare – spiega ancora Di Paolo – sono finanziabili le opere dirette all’adeguamento degli edifici alla nuova normativa per le zone sismiche; al miglioramento della sicurezza strutturale esistente con il conseguimento del livello minimo di sicurezza; all’adeguamento mediante demolizione e ricostruzione degli edifici non agibili; all’accorpamento di plessi scolastici con dimissione dei preesistenti che non sono a norma. Il 40% dell’importo a carico del Fas viene destinato agli interventi proposti dalle amministrazioni provinciali, mentre il 60% fa riferimento ai Comuni”.