Senato approva una manovra in deficit

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Senato approva una manovra in deficit

23 Dicembre 2015

Il Senato vota la fiducia e approva la manovra o legge di stabilità 2016, lievitata fino a 35 miliardi di euro. Tassazione sulla casa, salva banche e sicurezza-cultura i capitoli più rilevanti insieme a istruzione, agricoltura ed energia. La scelta del governo Renzi è quindi quella di finanziare una parte del provvedimento in deficit, che nel 2016 dovrebbe toccare il 2,4%.

 

Nella manovra ci sono due decreti legge, il salva-banche e quello sulle regioni. La base della legge finanziaria è l’abolizione delle tasse sulla prima casa, ma vengono confermati anche altri provvedimenti come la discussa introduzione del canone Rai nella bolletta elettrica. Carta famiglia e carta giovani altre misure comprese nel provvedimento, insieme ad azioni per favorire gli investimenti nel mezzogiorno, una parte dell’Italia che fino adesso sembra essere rimasta fuori dai radar del governo.

 

Il mancato introito della tassazione sulla casa sarà di 4,5 miliardi. Sempre sul fronte fiscale, viene introdotta una addizionale Ires del 3,5% dal 2017 per lascerà l’imposta invariata (27,5%). Una nuova aliquota Iva ridotta (5%) sarà applicata alle prestazioni socio-sanitarie e a quelle educative svolte dalle cooperative e dai consorzi. Nessuna novità per il lavoro autonomo, che vede confermata l’aliquota contributiva per gli iscritti alla gestione separata al 27%, pur introducendo un apposito Fondo per la tutela del lavoro autonomo.

 

Commercianti e  professionisti d’ora in poi avranno l’obbligo di accettare pagamenti anche con carte di credito e di debito eccetto che in casi di impossibilità tecnica. Sul fronte pensionistico, capitolo esodati, si permette ad altre 26 mila persone di accedere al trattamento previdenziale con i requisiti precedenti alla legge Fornero, facendo salire il numero complessivo a più di 172 mila persone.