Senato, la Giunta acconsente all’arresto del senatore Caridi

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Senato, la Giunta acconsente all’arresto del senatore Caridi

03 Agosto 2016

Per la Distrettuale di Reggio Calabria, il senatore Caridi sarebbe uno degli strumenti “riservati” usato per piegare le istituzioni ai voleri dei clan. Di tutti i clan. A costruire la sua carriera politica (secondo l’ipotesi del pm Giuseppe Lombardo) è stata infatti la direzione strategica della ‘ndrangheta, livello ancora in parte inesplorato in cui élite delle ‘ndrine e massoneria si fondono, per dare vita a uno straordinario grumo di potere. Che non si limita alla Calabria. 

La Giunta per le autorizzazioni del Senato ha votato a favore della richiesta di arresto nei confronti del senatore di Gal, Antonio Stefano Caridi. Hanno votato a favore Pd, M5S e Lega, mentre si sono espressi contro l’arresto Forza Italia, Gal e Idea. I voti a favore sono 12, 7 i voti contrari, 1 astenuto e 2 senatori non hanno partecipato al voto. Il senatore di Gal è accusato dalla Dda di Reggio Calabria di essere al vertice di una cupola segreta della ‘Ndrangheta.

La Giunta avrebbe dovuto concludere i propri lavori lunedì sera. Ma su proposta dei senatori Giacomo Caliendo (FI), Mario Ferrara (Gal), Carlo Giovanardi (Idea), Andrea Augello (Cor), si è deciso per un rinvio. 

Adesso, per Caridi la battaglia si sposta in aula. Il presidente Pietro Grasso, che da ex capo della Dna ha seguito la genesi dell’inchiesta Mammasantissima, non ha fatto mistero dell’intenzione di accelerare sull’esame dell’autorizzazione a procedere, se necessario anche invertendo l’ordine dei lavori in calendario. Sulla stessa linea d’onda i Cinque stelle, che con il capogruppo Lucidi hanno chiesto al Senato di dare priorità alla discussione sull’autorizzazione a procedere per Caridi.