Senato, Schifani: “Ora riforme condivise, sarò garante opposizione”

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Senato, Schifani: “Ora riforme condivise, sarò garante opposizione”

29 Aprile 2008

“Quella che ci aspetta sarà una feconda
stagione di riforme condivise”. Lo dice il neo-presidente del
Senato, Renato Schifani.

Parlando all’Aula di Palazzo Madama nel
suo discorso di insediamento dopo la proclamazione della sua
elezione, Schifani assicura che interpreterà il ruolo da “garante
dei diritti dell’opposizione e della maggioranza”. “Dovrò
assumere le ragioni di tutti – aggiunge – e il bene supremo di
questa assise” perché “con il concorso di tutti” la legislatura
possa portare anche alla “necessaria riscrittura delle regole”
che rientra fra le missioni principali di questa stagione
politica.

Schifani individua nella “reciproca legittimazione” delle forze
politiche la strada da seguire: “La reciproca legittimazione –
sostiene – rafforza il Parlamento, consente a maggioranza ed
opposizione di operare per l’ottenimento del bene più importante
e cioè la crescita del nostro Paese e l’affermazione dei valori
della Costituzione repubblicana”.

Il neo-presidente del Senato indica, poi, legalità e sicurezza
come priorità: “Quella che ci aspetta sarà la stagione delle
riforme ma anche della affermazione della legalità come valore
irrinunciabile. Legalità e sicurezza – dice l’esponente del Pdl –
sono le richieste più pressanti che vengono dalla gente, dal Nord
al Sud”.

Schifani ha voluto rendere omaggio al presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano, al suo predecessore Franco Marini
e alla capogruppo uscente del Pd Anna Finocchiaro, candidata alla
riconferma. E nel suo primo discorso da presidente del Senato ha
ricordato i caduti di Nassiriya, assieme ai giudici Falcone e
Borsellino: a loro gli applausi più convinti dell’aula di Palazzo
Madama.