Serbia al voto anticipato, con Vucic vince il libero mercato
16 Marzo 2014
di redazione
Oggi voto anticipato in Serbia per rinnovare il parlamento di Belgrado. Sondaggi e osservatori danno per favorito il Partito Progressista Serbo (SNS) del leader Vučić, gli ultranazionalisti dell’epoca di Milosevic che con il tempo si sono ravveduti diventando una forza di centrodestra che chiede più Europa e libero mercato. Vucic, cresciuto all’ombra dei Seselj e dei Milosevic negli anni Novanta, ora guarda a Bruxelles soprattutto per rilanciare l’economia, in crisi, del suo Paese (si pensi a importanti settori come l’automotive). "Abbiamo bisogno di una vittoria netta. Vogliamo far ripartire l’economia, creare posti di lavoro, dobbiamo realizzare finalmente le profonde riforme che altri non hanno voluto fare, dobbiamo lottare con decisione contro la corruzione", ha detto Vucic, "ma non potremo fare niente di tutto questo, non potremo fare niente per i cittadini serbi se non avremo un mandato forte. Dobbiamo raggiungere il 50% dei voti". Una ricetta liberista: "cancellare la corruzione e i sussidi di Stato a imprese che per anni hanno agito come Stati dentro lo Stato. Dobbiamo cambiare mentalità, sappiamo cosa fare: nessuno potrà salvare la Serbia se non creeremo un futuro sostenibile attraverso la crescita del settore privato".