Sette morti a Gerusalemme, il terrorista spara davanti alla sinagoga
27 Gennaio 2023
Ancora morti israeliani a Gerusalemme. Un palestinese di 21 anni, Alkam Khairi, ha aperto il fuoco davanti ad una sinagoga a Neve Yaacov, quartiere a prevalenza ortodossa, facendo 7 morti e una decina di feriti. Almeno tre dei feriti israeliani sono in gravi condizioni. E’ il solito schema dei terroristi. Prima lanciano missili su Israele, intercettati da Iron Dome. Lo stato ebraico colpisce le loro basi nella Striscia di Gaza. I terroristi attaccano i civili israeliani.
Dopo aver fatto una carneficina, il giovane si è dato alla fuga scappando verso i quartieri arabi di Gerusalemme. Poi, raggiunto dagli agenti, gli ha sparato. Ma è stato ucciso dalla polizia. E’ festa nei quartieri arabi e a Gaza, Hamas e Jihad islamica parlano di “una operazione eroica” e di una “vendetta per i morti di Jenin”. Cortei di persone festanti a Jenin, Nablus e Ramallah. Scene di euforia a Gaza City e a Rafah, nel sud della Striscia.
“Mi impegno di fronte a voi, quale primo ministro dell’unico Stato ebraico, che noi resteremo vigili, forti e non permetteremo mai che la Shoah si ripeta”. Così Benyamin Netanyahu, nel Giorno della Memoria. “Ancora oggi c’è chi, a giorni alterni, fa appello alla nostra distruzione. Noi però non ci faremo prendere dalla paura e non permetteremo a quei tiranni di intimidirci”.
Il ministro della DifesaGallant ha dichiarato che le forze di sicurezza israeliane hanno avuto l’ordine di “prepararsi all’azione. Con una varietà di misure offensive e obiettivi di alta qualità nel caso fosse necessario continuare ad agire”. Lunedì in Israele è atteso il segretario di stato americano Blinken. Blinken vedrà Netanyahu e il presidente palestinese Abu Mazen. I palestinesi hanno interrotto il coordinamento di sicurezza con Israele.