Shoah, aperti in Germania gli archivi di Bad Arolsen
28 Novembre 2007
di redazione
Gli archivi di Bad Arolsen, dove sono custoditi i dati di 17,5 milioni di persone deportate, costrette al lavoro forzato e uccise dai nazisti, sono aperti da oggi agli storici (dopo 60 anni).
L’archivio dell’International Tracing Service (Its), gestito dal Comitato internazionale della Croce Rossa, fu realizzato per aiutare i familiari a rintracciare i loro cari dispersi durante la seconda guerra mondiale, o a conoscere la loro sorte nei campi di sterminio nazista.
La consultazione degli archivi costituiti nel 1946, che si trovano nella cittadina tedesca di Bad Arolsen, era riservata fino a poco tempo fa soltanto agli impiegati della Croce Rossa e ai parenti piu’ stretti delle persone da ricercare. Per aprire gli archivi agli storici è stato necessario cambiare in maggio il trattato del 1955 che ne governava la gestione, stipulato fra la Croce Rossa e 11 paesi, compresa l’Italia. L’apertura inizia da oggi, dopo che e’ stato completato il processo di ratifica nei parlamenti nazionali.
L’archivio comprende la meticolosa documentazione dei nazisti sulle persone detenute nei campi di sterminio e un elenco di tutti i cittadini non tedeschi che si trovavano in Germania durante la guerra.