Shoah, lo sdegno della Merkel: Berlusconi dice cose assurde
28 Aprile 2014
di redazione
"I tedeschi non riconoscono i lager". Lo scorso 26 aprile Berlusconi fa tale discutibile affermazione nel corso di una manifestazione elettorale; il candidato del Pse, Martin Schulz, reagisce facendo montare il caso in Germania e a livello europeo, costringendo il suo rivale del Ppe, Jean Claude Juncker, a prendere una posizione: "le dichiarazioni di Berlusconi mi hanno nauseato. Gli chiedo di ritirarle immediatamente e scusarsi con i sopravvissuti dell’Olocausto e con i cittadini della Germania", dice, duro all’ex premier italiano. La stessa Merkel interviene definendo le parole di Berlusconi "assurde". Ultimo atto: Berlusconi rivendica il suo ruolo di "amico storico del popolo ebraico e dello Stato di Israele che è e resta unico presidio di libertà e di democrazia in tutto il Medio Oriente" e spiega che le sue frasi sono state strumentalizzate dalla sinistra europea, estrapolandole da un ragionamento di Schulz. "E’ surreale attribuirmi sentimenti antitedeschi o una presunta ostilità verso il popolo tedesco, di cui sono amico", ha aggiunto l’ex premier italiano in una nota.