Si avvicina la fine del campionato e puntuali tornano i sospetti
24 Marzo 2010
Lo spettro dei risultati “combinati” torna ad affacciarsi nella massima serie del campionato italiano. Come non bastasse l’affaire Potenza-Salernitana, che si è concluso, almeno in attesa dei ricorsi, con l’esclusione dei potentini dal campionato di Prima divisione della Lega Pro (la vecchia serie C) e con la condanna dei campani a 6 punti di penalizzazione nel campionato di serie B. A sollevare un vespaio di polemiche e questa inquietante ipotesi il tabloid inglese “The Sun”.
Secondo il Sun, ben 2 milioni di sterline sono stati giocati soltanto attraverso l’agenzia di scommesse Betfair sulla partita Chievo-Catania, con 217mila pounds totali puntati sul risultato di 1-1, poi puntualmente verificatosi. David Williams, dell’agenzia Ladbrokes, ha dichiarato al quotidiano inglese: "abbiamo notato molto denaro puntato sul pareggio ed abbiamo deciso di sospendere le scommesse."
Oltre al grande movimento di denaro, a destare i sospetti delle agenzie britanniche è stato il fatto che i soldi sono stati puntati su un match che vedeva impegnate squadre relativamente sconosciute oltre Manica.
Allo stesso modo, la SNAI aveva operato nei giorni precedenti alla partita un drastico ridimensionamento della quota scommessa del pareggio, passando rapidamente da 3 a 1,65. Alberto Nassi, quotista SNAI, ha spiegato: “Senza voler dare giudizi, è come una specie di giallo in cui cerchiamo di trovare il colpevole. E ci sono una serie di indizi convergenti”. Altre partite ritenute più importanti, come Palermo-Inter e Roma-Udinese hanno ricevuto giocate per cifre inferiori.
Sul caso è intervenuto anche il Presidente Federale Giancarlo Abete, parlando alla trasmissione ‘La politica nel pallone-Gr Parlamento’: “Bisogna distinguere tra i risultati interessanti per le squadre in campo e vere e proprie operazioni fraudolente. Eventuali sviluppi su Chievo-Catania, se ci saranno e se la giustizia sportiva lo riterrà opportuni. Ma da qui a parlare di colpevoli prima di individuare dei fatti, ce ne corre”.
I diretti interessati si difendono. L’amministratore delegato degli etnei, Pietro Lo Monaco, ha dichiarato che la società catanese è pronta a querelare se dovessero continuare illazioni di tal genere. Si sa, agli inglesi piace pescare nel torbido, o presunto tale, soprattutto se italiano. Sul campo la partita non è stata entusiasmante, il Chievo si è mangiato diverse palle gol, ma tutto sembra essersi svolto regolarmente.
E’ vero che in passato erano successi casi simili, come nel caso di Atalanta-Pistoiese, coppa Italia dell’agosto 2000, terminata 1-1, sulla quale venne costruito un processo fondato su più teoremi che su prove concrete.
In tempi più recenti, c’è il precedente delle voci circolate che volevano incriminata la partita di serie B dello scorso 28 novembre 2009, Torino-Crotone, terminata 1-2 in favore dei calabresi. O, ancora, il caso della partita Gallipoli-Grosseto, sempre di questa stagione, conclusasi sul 2-2 e sulla quale la Procura Federale aprì un’inchiesta dopo una segnalazione, da parte dei Monopoli di Stato, per il volume eccessivo di scommesse sul risultato finale. I bookies italiani hanno segnalato poi gioco anomalo su due gare di Serie B in programma ieri sera. Nel mirino – fa sapere Agipronews – ancora una volta il segno ‘X’, per le sfide Vicenza-Crotone e Frosinone-Modena.
Certo è che se cominciano a crescere i sospetti ora che siamo a marzo, chissà cosa penserà il pubblico quando si arriverà alle ultime giornate di campionato, dove qualche pareggio ‘annunciato’ farà comodo a molti.