Si fingeva talent scout di calcio per adescare minori, arrestato 40enne

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Si fingeva talent scout di calcio per adescare minori, arrestato 40enne

26 Giugno 2009

Si dichiarava osservatore di importanti squadre calcistiche nazionali – come Fiorentina, Milan ed Empoli (totalmente estranee alle indagini) – ma in realtà organizzava incontri a sfondo erotico con minori che poi ricompensava con denaro. A questo scenario di prostituzione giovanile e adescamento di minori ha posto fine la squadra mobile di Milano che, dopo mesi di indagini, ha arrestato Francesco Deni, un 40enne calabrese originario di Cittanova (Reggio Calabria) ma da anni trasferitosi nel capoluogo lombardo.

Sono almeno 20 le vittime, secondo gli inquirenti, di un giro di prostituzione giovanile in cui talvolta erano gli stessi ragazzini ad "attirare" altre vittime in cambio di 50 euro o poco più. L’uomo adescava ragazzini, tra loro anche qualche straniero, mostrando un tesserino di una squadra di calcio – tesserino su cui sono in corso accertamenti – e millantava di poter garantire un provino per squadre plurititolate negli appartamenti nel centro di Milano. Spesso offriva loro soldi e regali, una cena o la promessa di frequentazioni in giri di vip. I giovani, tra i 15 e i 18 anni, erano tutti simili nelle caratteristiche fisiche, prestanti, alti e carini, venivano costretti a farsi filmare o fotografare e a subire le sue perversioni.

È quanto hanno scoperto agli agenti della squadra Mobile di Milano alla fine di un’inchiesta che è iniziata circa tre mesi dopo la segnalazione di una psicologa che aveva in cura una delle vittime. Il 15enne si sarebbe confidato e avrebbe ammesso di essere stato costretto a fare delle foto nudo. Una rivelazione che ha portato gli agenti della quarta sezione a indagare sull’uomo, disoccupato, e sulle sue frequentazioni. In poco tempo il 40enne aveva cambiato tre appartamenti, abitazioni in cui avvenivano gli incontri. L’uomo è un incensurato benestante che, a Milano da dieci anni, a quanto si è appreso, viveva di rendita per via di alcune partecipazione societarie.

Secondo quanto ha detto il capo della Squadra Mobile di Milano, Francesco Messina, la situazione che si sono trovati a gestire era particolarmente sconvolgente perché le registrazioni riprendevano scena di "atti perversi, non prestazioni sessuali superficiali". "Una situazione che deve far riflettere perché i ragazzi, decine e decine, erano normali studenti e non avevano alle spalle alcuna apparente situazione di degrado".

Ora Deni dovrà rispondere di prostituzione giovanile e adescamento di minori, ma a finire nei guai potrebbero essere anche tre o quattro delle vittime: rischiano di essere indagati per induzione alla prostituzione. Anche se notizia è stata resa nota solo oggi, Deni è stato arrestato il 17 giugno scorso nella sua abitazione su ordine di custodia cautelare firmata dal gip Marina Zelante su richiesta del pm Giancarla Serafini. Gli agenti hanno sequestrato il suo computer per analizzare il materiale contenuto nell’hard disk. Neppure una parola quando per lui si sono aperte le porte del carcere.