Si punta sull’efficienza, al via la riorganizzazione degli enti strumentali
28 Giugno 2011
di V. S.
Era nell’aria già da tempo. Anzi, si potrebbe dire da sempre. Da quando la squadra del presidente Chiodi ha messo piede nel governo regionale. Senza sapere quando e come, certo, ma l’obiettivo di razionalizzare per trasformare la Regione in una macchina efficiente e funzionante, è sempre stato tra i primi della lista. E un primo passo verso quella direzione è stato compiuto grazie alla delibera, arrivata qualche giorno fa al termine di una riunione dell’esecutivo, che ha dato l’avvio alla riforma degli enti strumentali. Due disegni di legge da sottoporre ora al Consiglio regionale. Si comincia con l’Arssa (Agenzia regionale per i servizi di sviluppo agricolo) e l’Aptr (Azienda di promozione turistica regionale), due fra gli enti più importanti, che impiegano gran parte delle risorse destinate a questo comparto. E la prossima settimana verrà presentati in Giunta l’altro disegno di legge per sopprimerne altri tre: Abruzzo Lavoro, Arit e l’Agenzia sanitaria regionale.
“E’ una svolta epocale – ha assicurato il presidente della Regione, Gianni Chiodi – che mira a razionalizzare le risorse umane, a migliorare l’efficienza dei servizi regionali e a contenere i costi in settori nei quali in passato la politica ha fatto operazioni poco trasparenti”. Un cambio di marcia significativo. Un provvedimento che è solo un elemento di un progetto più grande, di un cambio di mentalità. Perché il traguardo che il presidente vuole tagliare è quello di arrivare alla fine del mandato, tra due anni, con un risultato importante in tasca: la riduzione delle tasse per tutti gli abruzzesi: “se ci saremo riusciti – dice – sarà stato uno straordinario risultato, impensabile fino a due anni fa". L’Abruzzo, infatti, sconta un passato difficile: è stata la prima Regione ad essere stata commissariata per il sistema sanitario, “ oggi, però – continua Chiodi – è l’unica ad aver fatto passi avanti in termini di equilibrio, di miglioramento del sistema sanitario, l’unica che non ha dovuto aumentare le tasse”. E il riferimento è alle altre regioni (la Calabria, la Campania, il Lazio e il Molise) che invece hanno dovuto chiedere un ulteriore sacrificio ai propri cittadini.
Insomma, la promessa “rivoluzione nella governarce della regione” sembra proprio essere iniziata. Con una precisazione: la tutela del personale degli enti, che verrà trasferito nelle direzioni regionali di competenza e, in particolare per Arssa e Aptr, al settore agricoltura, per quanto riguarda i primi, e al settore Turismo per gli addetti dell’Aptr. “E’ una decisione che è stata presa in assoluta armonia tra tutti i soggetti di una parte politica regionale – ci tiene a precisare Chiodi -. Governo e maggioranza consiliare appoggeranno e voteranno questi disegni di legge. Il messaggio è chiaro: esiste una classe politica responsabile che mira a governare questa regione nel pieno rispetto del principio di buona amministrazione, liberando l’Abruzzo da un sistema di enti controllati che ha alimentato finora la parte più negativa della politica regionale".
Di “grandissimo risultato" hanno parlato anche gli assessori regionali all’Agricoltura e al Turismo, rispettivamente Mauro Febbo e Mauro Di Dalmazio. Solo per l’Arssa , infatti, la Regione risparmierà un milione e 245mila euro; mentre per Di Dalmazio, l’operazione che si sta portando avanti consentirà di utilizzare al meglio proprio il personale. "Non stiamo tagliando enti o sopprimendo funzioni – ha spiegato -. Stiamo facendo una riforma per una migliore riorganizzazione dei servizi". Per Di Dalmazio, "é una riforma prima di tutto funzionale. E Per quanto concerne il turismo – ha aggiunto – va incontro alle nuove esigenze che ci sono".
Immancabile la critica dell’opposizione, che non potendo attaccare il merito del provvedimento, come d’abitudine contesta i modi. Un’accusa rispedita prontamente al mittente dal coordinatore regionale del Pdl, Filippo Piccone: “Riformisti solo a parole”, è la sua risposta. "Quando si parla di riduzione dei costi della politica il centrosinistra si sente toccato nel vivo e reagisce in maniera scomposta – fa notare Piccone – . A chiacchiere il Pd e i suoi alleati si dicono riformisti ma nel momento in cui le riforme si attuano veramente diventano i peggiori conservatori dello stato pre-esistente. Quanto al personale – aggiunge – siamo certi che verrà compresa la portata epocale della nostra iniziativa che punta, con la ricollocazione negli assessorati di riferimento, anche alla valorizzazione delle indubbie professionalità che caratterizzano i dipendenti delle agenzie. Quella che stiamo attuando – spiega Piccone – è una vera rivoluzione, dopo il commissariamento di 22 enti regionali, che ha comportato la cancellazione di altrettanti presidenti e consigli di amministrazione, tagliamo altre poltrone di nomina politica, risparmiando, solo con la soppressione di Arssa e Aptr, circa 3 milioni di euro. Stiamo dando attuazione al programma di governo con cui il Pdl e il centrodestra si è presentato agli elettori consapevoli che gli impegni con i cittadini vanno sempre mantenuti. Il centrosinistra, invece – conclude il coordinatore – come al solito antepone gli interessi di partito al bene della comunità, alimentando le polemiche invece di condividere l’azione riformatrice dell’esecutivo regionale”.