“Siamo tutti Raif Badawi”, sit in per il blogger saudita

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“Siamo tutti Raif Badawi”, sit in per il blogger saudita

08 Gennaio 2014

“Oggi siamo tutti Raif Badawi” sarà il messaggio del sit-in organizzato dall’Associazione della Comunità Marocchina delle Donne in Italia (Acmid) e dall’associazione Nessuno tocchi Caino domani 9 gennaio alle ore 16:00 in via Pergolesi davanti l’ambasciata dell’Arabia Saudita a Roma. Raif Badawi è un giovane blogger saudita che rischia di essere ucciso dal proprio Governo per aver scritto quello che pensa sul suo blog Free Saudi Liberals fondato nel 2008. Sicché Raif è stato accusato di insulto alla religione islamica e di aver “creato un sito web dannoso per la sicurezza” e di aver ridicolizzato le figure religiose dell’Islam. Ora, Raif è accusato di apostasia. E per tale reato rischia di morire, ha fatto sapere al mondo con un tweet il suo avvocato Waleed Abu Alkhair uno dei più noti avvocati sauditi per i diritti umani e già ospite di lungo corso nelle patrie galere per reati come “offesa al sistema giudiziario” e per atti di “terrorismo”: ha invocato una monarchia costituzionale e ha osato lasciarsi intervistare dai media internazionali sulle violenze del regime saudita che vanta un seggio nel Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani nonostante sia uno storico sponsor del terrorismo globale, che alle donne vieta di guidare e dove i tribunali continuano a comminare condanne alla fustigazione come pena principale o aggiuntiva per molti reati. Il simbolo della lotta contro questo regime, oggi, è Raif e lo scopo del sit-in di giovedì è appunto di manifestare contro quest’ennesima violenza. “Giovedì saremo tutti Raif Badawi”- commenta Souad Sbai, presidente di ACMID, tra i promotori del sit-in e aggiunge. “È ignobile, impensabile che un ragazzo di 23 anni debba stare in carcere ed essere condannato a morire per le proprie idee senza che nessuno protesti. Agire è un obbligo morale, la libertà d’espressione è una pietra angolare dei diritti umani: ovunque”.