Siberia: riserva d’acqua minacciata dal petrolio
18 Febbraio 2010
di redazione
Il lago siberiano Baikal, la più grande riserva d’acqua dolce del mondo, patrimonio mondiale dell’Unesco, è minacciato da 500 tonnellate di terreno contaminato dal petrolio. Lo ha annunciato Konstantin Dremov, responsabile in Buriaza dell’agenzia federale russa per la protezione ambientale, come riferisce l’agenzia Itar-Tass.
Tutto è cominciato il 7 febbraio, con il deragliamento di cinque dei sette vagoni cisterna di un treno nella stazione di Celutai, lungo una via ferroviaria industriale che collega la transiberiana ad una miniera: circa 35 tonnellate di petrolio sono fuoriuscite dai vagoni disperdendosi in un vasta area fino a pochi metri da un fiume che, attraverso un sistema di affluenti, scarica le sue acque nel Baikal. Il pericolo di inquinamento aumenterà con il disgelo. La magistratura locale ha aperto un’inchiesta.