Sicilia, navi di linea ferme dopo sbarchi. La protesta di Lampedusa
11 Aprile 2014
di redazione
Sembra che la nave di linea che collega Porto Empedocle con le isole Pelagie questa sera non partirà. Il personale di bordo richiede una immediata disinfestazione della nave, dopo il trasporto di oltre 500 stranieri giunti in mattinata a Lampedusa. Niente di nuovo, abbiamo assistito a problemi del genere anche in passato, ma chi è sul posto denuncia che ormai la "pressione" dei migranti provenienti in particolare dalle coste della Libia tocca numeri da record, con la conseguenza che la gestione dei flussi diventa sempre più complicata. Che conseguenza avrà la mancata partenza della nave? Semplice: tutto il pescato fresco che doveva essere imbarcato rimarrà nei magazzini con una gravissima perdita economica da parte dei pescatori e dei commercianti di Lampedusa. Ancora una volta, i cittadini di Lampedusa, proprio all’inizio della stagione turistica, vengono penalizzati e chiedono di essere trattati con la stessa dignità garantita ai migranti. Ricordiamo che la missione Mare Nostrum, voluta dal premier Letta e dal ministro dell’Interno, Alfano, negli ultimi mesi ha salvato migliaia di vite umane. E’ stata ed è una missione unilaterale, in attesa che la Ue si decida a rafforzare il sistema di sorveglianza dei confini europei, FRONTEX, come richiesto nei giorni scorsi proprio dal ministro Alfano.