Sicurezza: blitz antiultrà a Genova. Arrestati nove tifosi

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Sicurezza: blitz antiultrà a Genova. Arrestati nove tifosi

21 Novembre 2007

Sono nove i tifosi violenti arrestati a Genova. Intanto, la Digos nelle prime ore di questa mattina ha eseguito nove ordinanze di misure cautelari nei confronti di altrettanti tifosi genoani e sampdoriani.

Sono indagati per i gravi incidenti accaduti a Genova in via Monticelli il 23 settembre scorso, prima del derby Genoa-Sampdoria. Dovranno rispondere di rissa aggravata, lesioni, danneggiamento, porto abusivo di armi improprie, lancio di oggetti atti all’offesa, travisamento e altro.

Le violenze sono avvenute intorno alle 16.30, quando un corteo di genoani provenienti dalla sede del club Ottavio Barbieri, all’angolo tra corso De Stefanis e via Monticelli ha incrociato un gruppo di sampdoriani. Duecento tifosi contro duecento, scesi poi a una settantina per parte.

Le indagini, condotte attraverso lo studio di foto e filmati (alcuni forniti da cittadini) e con pedinamenti, e appostamenti anche nei locali più frequentati dai tifosi, hanno permesso l’arresto differito, pochi giorni dopo gli scontri, (secondo la legge 41/2007) di Andrea Leopizzi.

La procura ha quindi ottenuto dal gip 9 misure cautelari, di cui 4 in carcere: Stafano Montaldo, Paolo Poletti, Fabio Praticò e Luca Crosa e due domiciliari: Agostino Nelumbo e Andra Biggi e 3 obblighi di presentazione. Tredici sono gli indagati a piede libero e sottoposti a perquisizione domiciliare e personale.

Nelle 22 perquisizioni domiciliari eseguite, gli investigatori hanno trovato coltelli, fionde, mazze ferrate e mazze di legno, manici di piccone, bandiere, una copia del Secolo XIX con la cronaca degli scontri, un centinaio di grammi di hashish e una sciarpa insanguinata, tenuta forse come ricordo o trofeo.