Sicurezza, criminalità romena radicata sul territorio

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Sicurezza, criminalità romena radicata sul territorio

02 Novembre 2007

In seguito all’omicidio della donna aggredita martedì sera in un quartiere periferico di Roma da un giovane romeno, si è riaperta in questi giorni la discussione sulla dilagante criminalità romena,che ha assunto ormai carattere predatorio e transanzionale.

I servizi di sicurezza hanno sottolineato nell’ultima relazione al Parlamento sulla politica informativa e della sicurezza, curata dal Cesis e relativa al primo semestre del 2007, che la criminalità romena “si è ormai diffusa e radicata su tutto il territorio nazionale sia con un livello banditesco, dedito a reati predatori, sia con un profilo transnazionale, correlato alla gestione del narcotraffico e dello sfruttamento di connazionali, anche minori”.

“Un altro aspetto della criminalità romena -rileva l’intelligence italiana nel documento- è legato al crimine ad alta tecnologia. In quest’ultimo caso le organizzazioni hanno acquisito una notevole abilità nel campo delle clonazioni elettroniche delle carte di credito, delle truffe on line e nella realizzazione di apparecchiature idonee all’intercettazione di comunicazioni informatiche sensibili (numeri di Pin, password, coordinate bancarie), in cui si avvalgono anche dell’ausilio d’esperti in madrepatria”.

La Relazione dei servizi segreti al Parlamento si sofferma poi sulla “vasta operazione condotta il 5 aprile scorso dalla Polizia di Stato in collaborazione con le Autorità romene” conclusasi con 130 arresti (di cui 102 di origine romena) e 338 denunce (310 a carico di romeni) che ha consentito di “smantellare una ramificata organizzazione criminale dedita allo sfruttamento della prostituzione, anche minorile, al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e a reati predatori. L’operazione, che ha visto impegnate task force congiunte, si inserisce nel quadro della rafforzata collaborazione sancita con il Protocollo d’Intesa siglato il 19 dicembre 2006 dal Ministro dell’Interno italiano e dall’omologo romeno”.

Intanto Giovanna Reggiani, la donna aggredita lungo una strada di Tor di Quinto, in coma cerebrale profondo, si è spenta ieri sera poco prima della 20 all’ospedale Sant’Andrea della capitale.

Intanto, dopo un sopralluogo di ieri delle forze dell’ordine, le autorità hanno deciso la demolizione della baraccopoli di Tor di Quinto, dove abitava Nicolae Romulus Mailat, il 24enne che secondo gli inquirenti avrebbe rapinato e percosso selvaggiamente la donna, sbarazzandosi poi del corpo.%3C/p>