Sicurezza: Frattini, bocciata bozza pacchetto
31 Ottobre 2007
di redazione
Il vice presidente della Commissione europea e responsabile della Giustizia e Sicurezza dell’Eurogoverno, Franco Frattini, ha bocciato senza sconti il “pacchetto sicurezza” varato ieri dal Consiglio dei ministri.
La critica di Frattini, elaborata nel corso di una conferenza stampa in cui Michela Vittoria Brambilla e i suoi circoli hanno presentato le primarie sulla sicurezza organizzate per metà novembre si svolge lungo tre direttrici: la decisione di non fare un decreto legge, l’assenza del giudizio per direttissima per i reati di ‘allarme sociale ed infine la mancanza di fondi da destinare alle forze dell’ordine.
“Bisognava fare un decreto legge” ha affermato Frattini poco prima di entrare in una sala stampa attrezzata in un albergo di Roma. “Ci sono alcune norme interessanti come l’istituzione di nuovi reati- ha aggiunto -ma non c’è la cosa che probabilmente preme di più ai cittadini: il giudizio per direttissima in tutti i casi di allarme sociale”.
“Oggi – ha proseguito Frattini – è facile che dopo la condanna si venga messi fuori dal carcere perchè il processo per direttissima non c’è”.
“Occorre poi – ha osservato – garantire risorse aggiuntive alle forze di polizia per i compiti operativi. Bisognerebbe rendere inemendabili i capitoli della finanziaria dedicati alla sicurezza, perchè se sono sottoposti a emendamenti individuali sono sempre a rischio”.
“La mia idea – ha concluso il vice presidente della Commissione di Bruxelles ed ex ministro degli Esteri di Forza Italia – è che occorra una quota fissa del 5% destinate allo stato che, anche se non specificamente destinati alla sicurezza, venga per legge destinato ad essa: se del 5% destinato allo stato si dicesse che comunque il 2% va alle azioni operative delle forze di polizia sarebbe risolto il problem