Sicurezza, gli immigrati “escono” dal Senato e “rientrano” dalla Camera

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Sicurezza, gli immigrati “escono” dal Senato e “rientrano” dalla Camera

09 Novembre 2007

Mentre al Senato si discute per l’approvazione del decreto
legge per l’espulsione degli immigrati pericolosi, alla Camera la maggioranza
spalanca le porte dell’Italia all’immigrazione. E’ quanto sta accadendo in
Commissione Affari Costituzionali dove si sta discutendo la modifica della
legge Bossi-Fini. Una situazione paradossale che dimostra lo strabismo del
centrosinistra che se a Palazzo Madama prevede la votazione di un testo, anche
se molto edulcorato, che provvederà ad inasprire le regole sulle espulsioni
degli immigrati a Montecitorio è pronto a varare delle modifiche alla normativa
della CdL che in pratica faciliteranno l’ingresso degli stranieri in Italia.

Al
centro della questione la legge delega presentata dai ministri Amato e Ferrero nello
scorso maggio e che adesso la Commissione guidata da Luciano Violante ha deciso
di adottare come testo base. Tutto accadeva mercoledì scorso. Già la prossima settimana
inizierà l’esame dei singoli emendamenti che potranno essere presentati fino al prossimo
lunedì. Così si va avanti, spediti, sulla strada della modifica della
legge Bossi-Fini varata dal governo Berlusconi e che, invece, aveva portato
all’inserimento di una serie di misure che limitavano l’afflusso  degli immigrati nel nostro Paese.

Un’inversione
di tendenza, in netta contrapposizione con quello che sta accadendo al Senato e
soprattutto rispetto a quelli che sono gli umori dei cittadini. Quasi come se
la tragedia di Tor di Quinto per la maggioranza non avesse mai avuto luogo. Dura
la reazione del centrodestra in Commissione. Maurizio Gasparri oltre a
dichiarare l’assoluta contrarietà di Alleanza Nazionale rispetto “alla
complessiva politica del Governo in materia di immigrazione” ribadisce che è
“paradossale adottare come testo base il disegno di legge del Governo, che
sostanzialmente favorisce l’immigrazione indiscriminata, nel momento in cui al
Senato si discute un provvedimento d’urgenza in materia di espulsioni”.
Posizione condivisa anche dal leghista Roberto Coda che sottolinea come “questo
sia il segno incontrovertibile della incapacità della maggioranza di affrontare
adeguatamente i problemi connessi al fenomeno dell’immigrazione”. Ma è anche la
dimostrazione della “lontananza tra lo stato d’animo del Paese, preoccupato per
il grave problema di sicurezza determinato dall’immigrazione, e la risposta del
Governo, che va nel senso dell’allargamento dei flussi di immigrazione”. Posizioni
condivise pure dal suo collega di partito l’ex ministro della Giustizia,
Roberto Castelli, che attacca direttamente il provvedimento dei due ministri “che
dice in sostanza che tutti possono entrare in Italia”.

Un fuoco di sbarramento
che non esclude nemmeno Forza Italia dove Antonio Martusciello denuncia come:
“la legge Amato-Ferrero approvata in commissione Affari Costituzionali della Camera,
esporrà l’Italia all’invasione di orde di clandestini, attratti dal nostro
Paese a causa della completa inefficacia dell’attuale sistema sanzionatorio”. Diverso,
chiaramente, l’atteggiamento del centrosinistra dove pure al momento del varo
nel Consiglio dei ministri c’erano stati diversi distinguo in particolare da
Italia dei Valori. Allora il ministro Di Pietro aveva paventato la possibilità
di modifiche spiegando che “non si tratta di un testo tout-court” e che quindi se ne sarebbe discusso in Parlamento. Ma
per il momento non sembra che la discussione possa portare molto lontano come
conferma il via libera dato all’adozione del testo del governo e la posizione  della rifondarola Graziella Mascia che parla
di “una risposta di civiltà a certi comportamenti razzisti e xenofobi di questi
giorni”. Quindi si va verso un decreto flussi che sarà triennale, con il
superamento dei Centri di permanenza temporanea e con il ritorno del sistema
degli sponsor che così permetteranno un ingresso più agevole ai nuovi
immigrati. Misure su cui il centrodestra ha già annunciato una dura battaglia.
A partire dalla prossima settimana con la presentazione degli emendamenti.