Sicurezza, sabato i sindacati di polizia in piazza

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Sicurezza, sabato i sindacati di polizia in piazza

29 Novembre 2007

Una sostanziale riforma dei contenuti in tema di sicurezza della Legge finanziaria 2008 approvata al Senato ed ora in discussione alla Camera dei Deputati.

E’ questo l’obiettivo che unisce il Siulp, Sindacato italiano unitario lavoratori di polizia, alle altre sigle sindacali della polizia di Stato come Siap, Silp per la Cgil, Consap-Italia Sicura, Fsp-ugl, Coisp e Uil Ps e alle organizzazioni sindacali e rappresentanze militari alle quali aderiscono la quasi totalita’ degli operatori del Comparto Sicurezza e Difesa, che sabato, 1 dicembre, scenderanno in piazza per una manifestazione pubblica a cui prenderanno parte anche i maggiori leader e rappresentanti dei partiti politici.

Tutti i sindacati di polizia dell’intero Comparto, in segno di “dissenso e di profondo disagio per i contenuti del disegno di legge, per la prima volta, si riuniranno alle ore 9,30 per dare il via ad un corteo che si concludera’ in piazza Madonna del Loreto e che vuole dire no -si legge in una nota- ad una legge che abbassera’ il livello di sicurezza dei cittadini e di chi deve proteggerli.”

Un provvedimento legislativo si rileva l’assenza di congrui stanziamenti economici destinati al rinnovo del contratto del biennio 2008/2009, l’assenza di previsioni di stanziamento di risorse per il riconoscimento della specificita’ del settore per il biennio 2008/2009, la mancanza di risorse per realizzare la necessaria riforma ordinamentale della carriere, per gli operatori del Comparto Sicurezza e Difesa.

Vengono infine sottolineate “l’insufficiente previsione di nuove assunzioni che non riusciranno neppure a coprire il turn over dovuto ai pensionamenti, l’assenza di norme che consentano di risolvere il problema del precariato nelle Forze Armate, ed infine, una fortissima penalizzazione sul sistema previdenziale prevista dalla riforma del welfare per gli appartenenti al Comparto, senza alcun preventivo confronto con i sindacati e le rappresentanze militari dell’intero settore.”