Sierra Leone, presidente minaccia stato di emergenza
28 Agosto 2007
di redazione
Il Presidente della Sierra Leone, Ahmad Tejan Kabbah, ha minacciato di imporre lo stato di emergenza se non cesseranno le violenze scoppiate tra i sostenitori dei due candidati al ballottaggio presidenziale del prossimo 8 settembre.
In un discorso trasmesso dalla televisione e citato dalla Bbc, Kabbah ha ricordato come il Paese abbia già sofferto troppo per poter sopportare nuove violenze e nuovo caos.
Il primo turno elettorale si è svolto in maniera regolare e trasparente, a giudizio degli osservatori internazionali. Il candidato del partito di opposizione, Ernest Bai Koroma del Congresso di tutto il popolo (Apc), ha ottenuto il 44% dei voti contro il 38% conquistato dal vicepresidente uscente Solomon Berewa, candidato del Partito del popolo della Sierra Leone
La Sierra Leone è stata teatro dal 1991 al 2002 di una delle più brutali guerre civili combattute negli ultimi anni, costata la vita a 120.000 persone e che ha lasciato dietro di sè migliaia di mutilati. Il capo dello Stato ha quindi invitato i due candidati avversari a richiamare all%27ordine i propri sostenitori.
Dopo gli ultimi due giorni di scontri, la polizia ha potenziato le operazioni di pattugliamento nella capitale Freetown e ha imposto il coprifuoco dall’alba al tramonto nel distretto orientale di Kono, la zona ricca di diamanti, epicentro durante la guerra civile del contrabbando di pietre preziose.