Siria, a Qamishli bombe dell’Isis fanno almeno 50 morti

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Siria, a Qamishli bombe dell’Isis fanno almeno 50 morti

27 Luglio 2016

Doppio attentato in Siria, nella città di Qamishli, vicino al confine turco: due bombe, una su un camion e una su una moto, forse su un’auto, sono esplose uccidendo almeno 50 persone ferendone oltre 170. Una delle due esplosioni è stata così potente che ha ferito due persone e frantumato le vetrine dei negozi anche nella città turca di Nusaybin, oltre il confine.

Lo Stato islamico ha rivendicato l’attentato. “Oltre 100 morti e decine di feriti è il risultato di una operazione di martirio compiuta nel mezzo di un raduno di unità curde nela città di qamishli”, recita il testo del comunicato postato su Telegram da Amaq, agenzia stampa ufficiale del califfato.

Capoluogo della provincia di al-Hasaka, Qamishli, città nel nord-est del Paese, è abitata da una maggioranza curda e in gran parte controllata dalle unità di difesa del popolo curdo (ypg). Il bilancio è provvisorio e sembra continuare ad aumentare. Al-Jazeera parlava inizialmente di 36 morti, l’Osservatorio siriano per i diritti dell’uomo (Osdh), di 31, poi 44. Dalle immagini si vedono gli edifici crollati, polvere, macerie, fumo, distruzione.

La prima bomba ad esplodere, secondo una fonte di sicurezza locale citata dalla tv curda Rudaw, “era su un camion-bomba nel quartiere occidentale di Qamishli”, abitato prevalentamente da arabi, poi la seconda deflagrazione, “questa volta di un’autobomba, nei pressi della via del ministero della difesa” dove c’è la sede dell’amministrazione autonoma curda della città.

L’attacco, portato con un camion carica d’esplosivo, ha preso di mira il quartier generale dell’Assayish, le forze speciali curde e secondo gli osservatori è il più grave in molti anni.  Secondo quanto ricorda Reuters l’Isis ha già colpito diverse volte tanto a Qamishli quanto nel capoluogo provinciale di Hasaka. L’attacco di oggi è stato talmente potente da essere avvertito a Nusaybin, il primo agglomerato urbano oltre frontiera, in Turchia. 

Per tutta la mattinata la conta delle vittime è costantemente salita e l’ultimo bilancio è stato riferito dalla tv satellitare del Qatar al Jazeera e con ogni probabilità è destinato a essere ulteriormente rivisto al peggio.