Siria, accordo con la Russia aspettando gli ispettori Onu

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Siria, accordo con la Russia aspettando gli ispettori Onu

16 Settembre 2013

Il presidente francese Francois Hollande definisce l’accordo Usa-Russia sulla Siria una "tappa importante" anche se non ancora un "punto d’arrivo". Insomma, nel solco di Obama, l’opzione del raid contro il regime di Damasco resta in piedi anche se diventa sempre più fantasmatica. La Siria resta "la più grande tragedia del XXI secolo", dice Hollande intervistato da Tf1, "bisogna prevedere la possibilità di sanzioni nel caso di non applicazione dell’accordo" con Assad e addirittura la "pressione esercitata da Francia e Usa è stata abbastanza forte da convincere Vladimir Putin a prendere l’iniziativa". Insomma, eravamo partiti con Parigi ancora più dura di Washington nel minacciare una ritorsione militare contro il regime siriano. La Francia aveva teso i muscoli pronta a una Libia 2, nonostante i rischi legati alla balcanizzazione della rivolta in Siria, infiltrazioni quaediste comprese. Grandi proclami, propaganda a gogo, e adesso il fatto che Putin alla fine sia stato più europeo degli europei in politica estera, coltivando la diplomazia fino a sfiancare i "falchi" occidentali, viene rivendicata appunto come una vittoria dell’Occidente interventista. In realtà la Russia ha concesso altro tempo ad Assad, vedremo cosa salterà fuori delle armi chimiche conservate da Assad, e soprattutto se verrano distrutte alla presenza degli ispettori Onu.