Siria, ad Aleppo scontri feroci dopo la tregua. “Bombe a grappolo uccidono 136 bambini nell’ultimo mese”

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Siria, ad Aleppo scontri feroci dopo la tregua. “Bombe a grappolo uccidono 136 bambini nell’ultimo mese”

23 Ottobre 2016

Dal 23 settembre sono 136 i bambini morti e altri 387 quelli rimasti feriti a causa dell’esplosione di bombe a grappolo ad Aleppo est, la zona della città siriana sotto il controllo dei ribelli. E non si esclude che il numero delle vittime possa essere ancora più alto.

Stando alle testimonianze di operatori umanitari e dei medici ancora presenti nell’area, nel corso degli ultimi mesi sarebbe stato fatto ampio uso di bombe a grappolo nell’area orientale di Aleppo. Secondo il Centro di Documentazione delle violazioni dei diritti umani in Siria, dal 10 settembre al 10 ottobre sarebbero circa 137 gli attacchi con bombe a grappolo, con un incremento del 791% rispetto alla media degli otto mesi precedenti.

Ad Aleppo è in corso una tregua umanitaria, ma il numero crescente di bambini feriti da ordigni esplosivi desta una preoccupazione disarmante viste anche le condizioni troppo gravi per essere curati nelle strutture mediche esistenti. E si stima che ad Aleppo est restino solo 35 medici.

Oltre a chiedere uno stop immediato all’uso delle munizioni a grappolo in qualsiasi area e sotto qualsiasi circostanza, si sta facendo pressione per porre fine all’utilizzo di armi esplosive in zone popolate. L’impatto delle bombe a grappolo sui corpi dei bambini può essere devastante: una bomba di piccole dimensioni che colpisce a distanza ravvicinata può causare gravi fratture ossee, provocare la cecità o addirittura mutilarlo gravemente.

Le bombe a grappolo, vengono solitamente sganciate dagli aerei o sparate da mezzi di terra, spargendo una miriade di bombe più piccole che sono in grado di colpire un’area grande come un campo da calcio. Spesso questi ordigni più piccoli restano inesplosi su terreno e se vengono raccolte dai bambini questi rischiano di rimanere gravemente feriti.

“Non tutte le bombe esplodono e il loro aspetto è spesso simile ad una palla o ad un oggetto con il quale i bambini possono giocare”, ha spiegato il direttore dell’Organizzazione per la rimozione degli ordigni esplosivi e dei residuati bellici ad Aleppo Est.