Siria, giallo Quirico a Qusayr. Bonino: “Scoprire dove si sta muovendo”
09 Giugno 2013
di redazione
Nelle dichiarazioni sulla scomparsa del reporter Domenico Quirico fatte dal ministro degli esteri Bonino a 1/2 ora, la trasmissione di Lucia Annunziata, c’è una frase che lascia interdetti. "Stiamo cercando di scoprire dove si sta muovendo". Venerdì abbiamo saputo che Quirico "è vivo", come ha confermato il Ministro e che probabilmente sta viaggiando con qualcuno, la fonte che lo avrebbe messo in contatto con la sua famiglia. Bonino ha definito la situazione "delicata", spiegando che l’Unità di Crisi della Farnesina sta monitorando gli eventi cercando di scoprire con precisione dove si trova Quirico, che, secondo il ministro, ha chiamato casa dall’area di Qusayr, la città simbolo della resistenza ribelle al regime degli Assad. Quella frase, capire verso dove è diretto Quirico, dice molto anche se non chiarisce tutto. Se Quirico è in movimento si tratta di uno spostamento coatto? Se è nella mani di rapitori perché è riuscito a chiamare casa? "La situazione sul terreno è di una tale complessità e confusione che il fatto di ipotizzare il rapimento non aiuta a capire chi sono gli ipotetici interlocutori”, ha detto il ministro della Difesa, Mario Mauro. Quirico potrebbe essere legato da una specie di patto alle sue fonti o contatti sul terreno di guerra, che gli hanno impedito per ragioni di sicurezza di contattare prima i suoi cari o magari hanno intuito che il giornalista italiano avrebbe potuto diventare "merce di scambio". Quirico, scrive il suo direttore, Calabresi, è abituato a confondersi nella folla grigia dei luoghi che visita come reporter, certo è che adesso il suo è diventato un evento mediatico e dunque lui ha perso l’anonimato. Ha ancora bisogno di protezione? E’ ancora impegnato nel suo reportage? Sono molti i risvolti ancora misteriosi nella vicenda.