Siria, Isis espulso da regione di Aleppo
01 Luglio 2017
di Redazione
L’Isis è stato di fatto cacciato dalla regione di Aleppo, nel nord della Siria, dopo una presenza di più di tre anni. A riferilo è l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), secondo cui le forze governative siriane e le milizie ausiliarie hanno avuto la meglio contro le ultime forze jihadiste lungo la strada Khanaser-Ithriya-Tabqa a sud-est di Aleppo. Un’area, quest’ulltima, che ha costituito nell’ultimo anno l’avamposto dell’Isis nella regione di Aleppo, quasi del tutto riconquistata, grazie anche al sostegno cruciale russo, dalle forze di Damasco.
Le forze anti-terrorismo “hanno preso il controllo della storica moschea di Al Nuri, del minareto di Hadba e dell’area commerciale di Serchkhana nella città vecchia di Mosul”, ha annunciato a metà giornata il generale Abdul Amir Yarallah, comandante dell’offensiva lanciata nell’ottobre dell’anno scorso dall’esercito, appoggiato da milizie sunnite e curde, per strappare all’Is quella che era considerata la ‘capitale’ del sedicente stato islamico in Iraq. L’operazione è ormai conclusa, con le forze lealiste che si sono aperte la strada a fatica.
È “la fine del falso stato dell’Is”, ha detto anche il primo ministro iracheno Haidar Al Abadi salutando la riconquista da parte delle truppe di Baghdad delle rovine della moschea Al Nuri, nel cuore di Mosul. Anche se il sedicente stato islamico (Is) continua a controllare vasti territori sia in Iraq sia in Siria, secondo gli osservatori l’evento di queste ore riveste un’importanza simbolica fondamentale.