Siria, l’accusa di Mosca: i terroristi hanno aperto il fuoco

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Siria, l’accusa di Mosca: i terroristi hanno aperto il fuoco

20 Ottobre 2016

E’ entrata in vigore ad Aleppo, alle 7 ora italiana, la “tregua umanitaria” decretata da Mosca per consentire il soccorso a malati e feriti, nonché la possibilità per combattenti e civili di lasciare la città del nord della Siria. Tuttavia, le autorità siriane non hanno proclamato in maniera ufficiale la sua entrata in vigore come invece accaduto nei casi precedenti. Il Comando generale delle forze armate siriane ha annunciato la sua decisione di sospendere i bombardamento contro i quartieri est di Aleppo, controllati dai ribelli e assediati dall’esercito governativo. Nel comunicato inoltre si precisa che la tregua umanitaria è estesa fino alle 19 locali di oggi (le 18 in Italia), così come annunciato da Mosca.

Una tregua che arriva al termine del vertice a tre che si è svolto a Berlino fra il presidente russo Vladimir Putin, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il capo di Stato francese Francois Hollande. Un confronto – un raro summit del ‘Quartetto di Normandia ‘ – dedicato a Siria e Ucraina, i due conflitti che stanno alimentando le tensioni planetarie fra Usa e Russia. 

Nonostante la tregua “i terroristi hanno aperto il fuoco sul corridoio umanitario nella zona di Bustan al Qasr, ad Aleppo, con mortai e ami di piccolo calibro” – è quanto scrive Ria Novosti, il cui corrispondente si trova sul posto.  Per l’agenzia russa, sono stati esplosi almeno sei colpi. La distanza tra la posizione dei miliziani e l’uscita dal corridoio umanitario non supera i 200 metri, ha scritto Ria. 

Sono 26 i raid aerei sferrati dai caccia turchi contro 18 obiettivi dell’Ypg, le Unità di protezione del popolo curdo e braccio armato del Pyd, il Partito dell’Unione democratica, nel nord della Siria. Lo rende noto l’esercito di Ankara in un comunicato, spiegando che nei raid sono stati uccisi dai 160 ai 200 militanti. Iniziati nella tarda serata di ieri, i raid aerei hanno colpito zone conquistate di recente dai militanti dell’Ypg e hanno distrutto nove edifici, un veicolo corazzato e altri quattro veicoli appartenenti alle milizie, come spiega il comunicato dell’esercito turco. 

800 militanti lasciano sobborgo Damasco dopo accordo con le autorità del Paese Un totale di 1.710 persone, tra cui 800 militanti, si sono ritirati da Moadamiyeh, sobborgo sud-orientale di Damasco in Siria, nell’ambito di un accordo con le autorità del Paese. Lo ha riferito una fonte della polizia locale a RIA Novosti. “Hanno lasciato la città 1.710 persone. Di queste, 800 sono militanti, 395 sono donne e 515 sono bambini” ha aggiunto la fonte. E’ stato raggiunto un accordo con le autorità siriane a settembre per terminare gradualmente l’assedio di Moadamiyeh e concedere ai militanti un passaggio sicuro nella provincia settentrionale di Idlib.   Merkel e Hollande a Putin: raid Aleppo crimini guerra La cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese François Hollande hanno avvertito il presidente russo Vladimir Putin che i bombardamenti sulla città siriana di Aleppo possono costituire un crimine di guerra e un martirio per la popolazione.

 “Abbiamo avuto un colloquio molto franco e duro con Putin”, ha affermato Merkel a conclusione dell’incontro di un’ora e mezza tra i tre leader a Berlino incentrato sulla guerra in Siria.  La cancelliera ha definito i raid russi e siriani su Aleppo ‘inumani’ mentre Hollande ha fatto sapere di essere uscito dalla riunione con la sensazione che lo stop ai bombardamenti, iniziato martedì e a cui si è unita oggi la tregua umanitaria, potrebbe prolungarsi, senza però aggiungere altri dettagli. “Spetta a Putin annunciarlo”, ha precisato. Inoltre, i leader di Francia e Germania hanno spiegato che “tutto ciò che può costituire una minaccia può essere utile” e “non escludiamo l’opzione” delle sanzioni. Anche se, hanno sottolineato, ora la priorità “è proteggere la popolazione civile e garantire l’arrivo di aiuti umanitari”.