Siria, l’Austria ritira i Caschi Blu dal Golan. Carri armati di Israele al confine
06 Giugno 2013
di redazione
Il bubbone siriano arriva fino al Golan e l’Austria decide di ritirare le sue 387 unità militari dalla Missione di Pace Onu sulle celebri alture al confine con Israele. Lo annuncia il ministro degli esteri austriaco, Michael Spindelegger, dopo il ferimento di un paio di Caschi Blu. E’ la conseguenza della presa di Qusayr, la città al confine tra Siria e Libano che i lealisti di Assad hanno riconquistato, strappandola ai ribelli con l’aiuto del gruppo terrorista Hezbollah. Intanto, torna a farsi sentire la voce di Al Qaeda: "Uniti contro gli Assad e gli Usa". Le Alture del Golan sono la zona cuscinetto tra Damasco e Gerusalemme, mai pacificata, sempre a rischio di nuovi scontri e scaramucce. Il ritiro dei Caschi Blu austriaci è un segnale che la situazione potrebbe degenerare ulteriormente. Ban Ki-moon ha condannato "l’attacco che ha provocato il ferimento di due caschi blu della missione Undof, in Golan", mentre fonti ben informate fanno sapere che Israele starebbe ammassando carri armati e fanteria al confine con la Siria, nei pressi del valico di Quneitra, tornato sotto il controllo siriano. L’Unione Europea, per voce del presidente Barroso, annuncia un nuovo pacchetto di aiuti umanitari e non per la Siria e i Paesi confinanti.