Siria: Lavrov, Mosca interessata a discutere con il Qatar la situazione nel paese
15 Aprile 2017
di Redazione
La Russia è interessata a discutere con il Qatar la situazione in Siria. Lo ha dichiarato oggi il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, in un incontro con l’omologo qatariota Mohammed Rahman al Thani in visita oggi a Mosca. “Siamo lieti di darvi il benvenuto”, ha dichiarato Lavrov, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa russa “Ria Novosti”. Per il responsabile della diplomazia russa è importante in un periodo molto incerto nel panorama delle relazioni internazionali “non perdere lo slancio per discutere gli accordi bilaterali, e naturalmente, la cooperazione in materia di affari internazionali, in particolare in Medio Oriente e Nord Africa”.
Il ministro russo ha aggiunto: “Siamo interessati prima di tutto a confrontare le nostre valutazioni sulla soluzione della crisi siriana, in cui il Qatar gioca un ruolo molto importante”. I due principali esportatori di gas naturale al mondo, Russia e Qatar, hanno rafforzato in questi mesi le proprie relazioni economiche dopo l’acquisto da parte dell’Autorità per gli investimenti del Qatar (Qatar investiment fund, Qia) e della società Glencore del 19,5 per cento del colosso statale russo Rosneft.
Il ministro iraniano Zarif ha ribadito che i passi unilaterali di Washington sulla scena internazionale “sono inaccettabili”. “E’ molto importante che tutti comprendano che passi unilaterali da parte degli Stati Uniti nella comunità internazionale sono già inaccettabili”, ha detto Zarif. “Stiamo ancora soffrendo i risultati di tali misure che sono state prese nel corso degli ultimi decenni”, ha aggiunto il ministro iraniano, secondo cui è necessaria una indagine internazionale per accertare i fatti di Khan Shaykhun. Il responsabile della diplomazia iraniana ha osservato che un’indagine in merito sarebbe “un messaggio molto chiaro per la cooperazione internazionale”.
Secondo il ministro degli Esteri iraniano Zarif, “l’uso di armi chimiche come pretesto per intraprendere azioni contro la sovranità e l’integrità territoriale di uno Stato indipendente e membro delle Nazioni Unite è molto pericoloso”. “Purtroppo – ha aggiunto – gli Stati Uniti hanno intrapreso un’aggressione militare contro la Siria prima di indagare sull’incidente”. Per Zarif l’attacco dello scorso 7 aprile contro la base aerea di Shayrat, da cui secondo Washington sarebbe partito il raid con armi chimiche nella provincia di Idlib, è una chiara dimostrazione che gli Usa non vogliono che vi sia un’indagine imparziale da parte della comunità internazionale.