Siria, nuovi disordini: colpo di mortaio sulla nunziatura apostolica

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Siria, nuovi disordini: colpo di mortaio sulla nunziatura apostolica

05 Novembre 2013

A Damasco, in Siria, un colpo di mortaio ha colpito un’ala della Nunziatura Apostolica, la sede diplomatica vaticana, poco prima delle sette di questa mattina. Un nuovo attacco alla cristianità nella guerra siriana che va avanti da più di due anni. per fortuna al momento dell’attacco nell’ala colpita non erano presenti civili e quindi non ci sono stati feriti. Il nunzio apostolico, Monsignor Mario Zenari ha commentato: "Difficile dire se sia state prese di mira o se sia stato uno sbaglio. Tante Chiese sono state colpite in questi lunghi anni di guerra: è una guerra complicata, preghiamo perché finisca questa violenza. In questi ultimi mesi di conflitto, è cresciuta la preoccupazione dei cristiani. Nel primo anno, si può dire che fossero ancora ‘rispettati’. Poi, complicandosi la situazione maggiormente di mese in mese e di settimana in settimana, anche la posizione dei cristiani è diventata preoccupante". L’edificio ha riportato danni alla facciata, a una parte del tetto e del cornicione del terzo piano, dove vi sono le stanze da letto di monsignor Zenari, del segretario padre Giorgio e delle suore a servizio della casa. Il governo siriano e gli oppositori differiscono sulle modalità della conferenza di pace, che dovrebbe tenersi verso la fine di questo mese. I ribelli accettano di parteciparvi solo a condizione che Bashar Assad lasci il potere e hanno minacciato chiunque osi aderirvi in caso questa condizione non si verifichi. Damasco ha fatto sapere che se rimane questa pre-condizione, non parteciperà a questi colloqui. La nunziatura apostolica ha fatto sapere che non ci sarà alcuna interruzione delle attività a causa dell’attentato: "Le rappresentanze pontificie non vengono mai chiuse. Prenderemo soltanto alcune precauzioni", ha spiegato ai giornalisti il segretario di monsignor Zenari.