Siria. Obama chiede le dimissioni di Assad, stasera Consiglio Onu
18 Agosto 2011
di redazione
Bashar el Assad deve "farsi da parte". Lo ha detto oggi Barack Obama, a 5 mesi dall’inizio della repressione militare ai danni dell’opposizione in Siria. E’ la prima esplicita richiesta di dimissioni avanzata da Washington nei confronti del presidente siriano.
Il titolare della Casa Bianca ha inoltre firmato un ordine esecutivo per bloccare tutti i beni del governo siriano negli Usa e vietare l’importazione di petrolio e prodotti petroliferi siriani.
Le dichiarazioni del presidente americano hanno innescato un’analoga presa di posizione da parte di Germania, Gran Bretagna e Francia. Una nota diffusa dall’Eliseo chiarisce che la dichiarazione è stata concordata da Nicolas Sarkozy, il cancelliere Angela Merkel e il premier britannico David Cameron.
Questa sera il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunirà a porte chiuse per discutere due rapporti, uno sulle violazioni dei diritti umani, l’altro sulla situazione di profughi e sfollati. Non si è ancora in grado di fornire anticipazioni in merito a eventuali risoluzioni, anche perché i quindici componenti del Consiglio sembrano avere opinioni diverse sulla Siria. Da una parte, infatti, gli occidentali chiedono le dimissioni di Assad, pur escludendo un intervento militare; dall’altra, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, sembrerebbero voler mantenere un dialogo con Damasco.
La risposta della Siria alle dichiarazioni della Casa Bianca non si è fatta attendere. Rim Haddad, direttore delle relazioni esterne per il ministero dell’Informazione di Damasco, ha detto che l’Occidente sta fomentando la violenza nel Paese invece di offrire aiuto per attuare le riforme.