Siria, Obama continua ad incolpare i russi
03 Ottobre 2016
Nel suo discorso all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Obama ha accusato i militari russi che si trovano in Siria, dietro invito del governo diBashar al-Assad, di incursioni nelle case dei civili ad Aleppo. E non solo. La Russia è anche stata accusata dell’attacco al convoglio umanitario dell’organizzazione Medici Senza Frontiere.
Il Cremlino non ha inteso lasciar cadere nel nulla le accuse americane. Ha infatti ricordato il bombardamento degli aerei statunitensi sulle truppe governative siriane (ben 80 morti), e le vittime civili dei raid aerei americani. Una delle principali accuse formulate dai diplomatici russi agli americani è stata quella di avere approfittato della tregua con i militanti del gruppo islamico “Al-Nusra Dzhebhat” per il raggruppamento ed il riarmo. E per quel che riguarda l’accusa dell’attacco aereo sul convoglio umanitario dei Medici Senza Frontiere, la Russia, invece, ha replicato che si tratta di accuse infondate, e che sia in possesso di prove che lo dimostrino.
Le accuse reciproche tra Russia e Stati Uniti, pertanto, non si placano. Il 29 settembre, alla riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il rappresentate permanente della Russia nell’ONU, Evgeniy Zagaynov, ha accusato gli Stati Uniti ed i suoi alleati di volere “a qualsiasi prezzo” rovesciare il governo legittimo di Assad in Siria.
A difesa dalle accuse americane riguardo all’attacco al convoglio umanitario, Zagaynov ha ricordato che, nell’ottobre 2015, la US Air Force aveva bombardato un ospedale dei Medici Senza Frontiere a Kunduz, in Afghanistan. Questa tragedia, secondo il diplomatico, non si sarebbe trattata di un tragico incidente.
Così, se fino a poco fa, la Russia era solita mantenere toni cauti e diplomatici, ora le allusioni si sono fatte esplicite. Tant’è vero che il ministro degli esteri Lavrov ha lanciato accuse durissime all’indirizzo degli Stati Uniti: “Ora è chiaro che il loro scopo fosse quello di risparmiare” i jihadisti di “Jabhat Al Nusra, probabilmente per qualche piano B. Tutto il problema della situazione attorno ad Aleppo consiste nel fatto che gli Stati Uniti e la Coalizione non possono e, infatti si rifiutano, di separare l’opposizione da Jabhat Al Nusra e dai terroristi che si sono uniti ad essa. Invece noi vediamo che sempre più gruppi si uniscono ad Al Nusra. Ogni volta che noi colpiamo Jabhat Al Nusra ci dicono che questo non va fatto, perché vicino a loro, tra di loro, ci sono persone buone”.
Intanto l’esercito siriano ha invitato i miliziani dell’opposizione armata ad abbandonare i quartieri orientali di Aleppo, garantendo loro un’evacuazione sicura e fornendo l’aiuto necessario.