Siria, Onu chiede pausa umanitaria: “Aleppo, in 2 milioni di persone senza acqua e luce”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Siria, Onu chiede pausa umanitaria: “Aleppo, in 2 milioni di persone senza acqua e luce”

09 Agosto 2016

Più di 2 milioni di persone rischiano di finire sotto assedio totale ad Aleppo. E’ quanto si apprende dall’allarme dell’Onu. E’ stato lanciato un appello per una “pausa umanitaria di 48 ore” dei combattimenti per consentire l’accesso immediato agli aiuti. Dalla fine di luglio almeno 130 civili sono morti, sono stati colpiti ospedali e cliniche e sono state pesantemente danneggiate le reti elettriche e idriche.

Al momento però si fanno sempre più intensi i bombardamenti delle forze aeree del regime sulle zone controllate dai ribelli. E anche oggi si registrano nuovi bombardamenti, che secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani si stanno concentrando sui quartieri orientali della città, un’area dove, secondo l’Onu, sono intrappolati circa 275.000 civili. Ma le bombe sono cadute anche sul quartiere sud-occidentale di Al Ramusa e quelli settentrionali di Al Shaqif e Al Handarat.

Intanto la Bbc, e altri media britannici, hanno pubblicato quelle che sembrano essere le prime, vere immagini dei combattimenti di terra contro l’Isis portati avanti in Siria dalle forze speciali del Regno Unito. Secondo la stampa, si tratterebbe di eventi accaduti lo scorso giugno al confine fra la Siria e l’Iraq: le immagini ritraggono alcuni militari seduti su dei mezzi Thalab, veicoli d’assalto per incursori costruiti in Giordania.

Ma non solo. Le foto ritraggono anche artiglieria pesante e vengono descritte “eccezionali” proprio perché si tratterebbe della prima prova di un impiego a terra degli uomini. Impiego che tuttavia, come ha voluto sottolineare la televisione pubblica britannica, sarebbe “in ruolo difensivo”. Il ministero della Difesa, interpellato dalla stampa britannica, si è rifiutato di commentare la diffusione delle fotografie.

A tal proposito, i ministri della Difesa di diversi Paesi hanno dato suggerimenti specifici sulla consegna di aiuti umanitari alla popolazione civile ad Aleppo, ha riferito il ministero della Difesa russo in una nota diffusa oggi.Dalla quale possiamo leggere: “In aggiunta all’interesse delle organizzazioni umanitarie internazionali, il ministero della Difesa russo ha già ricevuto proposte specifiche da parte dei dipartimenti della Difesa di diversi paesi intenzionati a impegnarsi nella consegna di aiuti alla popolazione di Aleppo”.

E siccome una controffensiva lanciata da una coalizione di ribelli islamisti, la settimana scorsa, ha tagliato la strada d’accesso principale dei governativi nella parte meridionale della città. Ciascuno dei contendenti ha utilizzato il territorio conquistato di nuovo per portare cibo e altri rifornimenti nei quartieri che controlla. E sotiene l’Onu: “Quando vengono utilizzate [le strade] per privare intenzionalmente persone di cibo e altri beni essenziali per la loro sopravvivenza, le tattiche di assedio costituiscono un crimine di guerra”.