Siria: Putin, giusto contatti con curdi ma non forniamo armi
15 Maggio 2017
di Redazione
E’ “giusto mantenere contatti di lavoro” con le formazioni armate curde in Siria perché “stanno prendendo parte ai combattimenti contro il cosiddetto Stato islamico e sono tra le unità più efficienti”, ma anche “per evitare possibili scontri e situazioni che potrebbero mettere in pericolo i nostri militari”: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass da Pechino, aggiungendo però che la Russia non fornisce armi alle unità armate curde in Siria.
Il presidente russo, citato questa volta dalla Reuters, ha voluto poi dire qualcosa anche sull’attacco hacker di dimensioni mondiali dello scorso fine settimana, e che pare sia ripreso. I servizi segreti dovrebbero “essere consapevoli dei rischi” insiti nella creazione di software che possono essere usati “per fini malvagi”, ha detto Vladimir Putin, parlando ai giornalisti a margine del vertice sulla nuova via della Seta a Pechino.
Il leader russo facendo così riferimento alle voci secondo cui il virus ‘WannaCry’, che da venerdì ha danneggiato migliaia di computer nel mondo, sarebbe stato sviluppato in origine dall’Agenzia per la sicurezza nazionale Usa e poi rubato dagli hacker, ha poi confermato che alcune organizzazioni in Russia sono state colpite dal ransomware, ma “senza subire danni significativi”.