Siria, Russia chiama USA. Turchia: “Da soli non agiremo”
23 Febbraio 2016
di redazione
Il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu in una conferenza stampa con il ministro Paolo Gentiloni ha sottolineato che l’idea di un intervento di terra con l’Arabia Saudita è "un’informazione sbagliata": "La Turchia da sola non agirà, ma neanche da sola con l’Arabia Saudita. Ci vuole una decisione tutti insieme" – e ha aggiunto – "Solo gli attacchi aerei contro il Daesh in Siria non bastano. Ci vuole una strategia insieme agli attacchi aerei, ci vuole uno sforzo di terra". E ha ribadito, inoltre, di essere d’accordo con l’Italia nel ribadire la necessità di un cessate il fuoco.
"La situazione in Siria è gravissima sul piano umanitario, molto difficile sul piano strategico. Tuttavia, per l’Italia è necessario unire le forze contro Daesh e credere nelle prospettive che il gruppo internazionale hanno aperto. Le premesse di intese che ci ha comunicato Kerry sono incoraggianti e da sostenere". Queste le parole del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni durante la stessa conferenza stampa ad Ankara con il collega turco. "L’Italia è da sempre convinta che la soluzione diplomatica e l’apertura di un processo di transizione in Siria sia la via maestra da seguire" ha aggiunto Gentiloni.
Intanto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il Segretario di Stato americano John Kerry questa mattina hanno proseguito i colloqui telefonici al fine di raggiungere un accordo sulla cessazione delle ostilità in Siria. "I ministri degli Esteri come co-presidenti del Gruppo di sostegno internazionale siriano (ISSG) e in conformità con le decisioni prese lo scorso 12 febbraio hanno continuato le trattative sulle modalità e condizioni per la cessazione delle ostilità in Siria, tranne quelle operazioni che continueranno contro le organizzazioni riconosciute come terroristiche dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite". Lo ha reso noto l’entourage del numero uno della diplomazia russa al termine della telefonata con il collega americano.
Nelle ultime ore è saltata, poi, fuori un’indiscrezione importante: Usa e Russia si sarebbero accordate su una bozza di accordo che chiede la cessazione delle ostilità in Siria a partire da sabato 27 febbraio. Le parti in causa del conflitto siriano dovranno indicare la loro accettazione dei termini dell’accordo entro mezzogiorno di venerdì 26 febbraio. Escluse dall’accordo le operazioni contro lo Stato Islamico, i qaedisti del Fronte al-Nusra e le altre organizzazioni riconosciute come "terroriste" dal Consiglio di Sicurezza Onu, in particolare i raid aerei della Coalizione internazionale a guida Usa e quelli delle forze aree di Mosca.
Prima dell’annuncio, fonti americane hanno spiegato come restino "irrisolte questioni sostanziali, su come dare efficacia alla tregua e come rispondere a eventuali violazioni della stessa".