Siria, scatta la tregua dopo accordo Usa-Russia. Assad riappare in pubblico

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Siria, scatta la tregua dopo accordo Usa-Russia. Assad riappare in pubblico

12 Settembre 2016

La speranza per la pace in Siria riparte oggi con lo scattare della tregua tra le fazioni militari concordata da Washington e Mosca. Il sito islamista Ahrar al-Sham ha già respinto la tregua, mentre lo stesso regime siriano ha bombardato diverse aree di Aleppo, causando la morte di 6 civili. Altri bombardamenti sabato, con 62 morti nella sola Idlib. Bashar al Assad aveva fatto sapere sabato di aver approvato l’accordo raggiunto tra Stati Uniti e Russia, mentre arrivava il via libera dell’Iran, a patto che la tregua “non sia sfruttata dai terroristi”.

Il cessate-il-fuoco dovrebbe consentire l’arrivo di aiuti, come primo passo verso una transizione politica anche attraverso una collaborazione militare sul campo tra Russia e Stati Uniti. L’intesa, insomma, dovrebbe rappresentare un punto di svolta dopo cinque anni di guerra civile.“Questa volta ci sono grandi differenze rispetto ai precedenti accordi fra Usa e Russia sulla Siria perché, ad esempio, ambedue i paesi si occupano di fermare gli aerei e gli elicotteri dell’esercito governativo, se non altro in tutte le zone in cui non c’è Al Qaida o Al Nusra. Anche se c’è sempre il rischio che i dettagli operativi possano in qualche maniera intralciare l’accordo”, ha detto intervenendo a Radio1 Rai, l’inviato Onu per la Siria Staffan De Mistura.

Per quanto riguarda gli oppositori al governo di Assad, De Mistura li definisce “L’incognita più grande nella realizzazione della tregua”. “Chi era vicino ad Al Qaida per motivi geografici, militari o politici dovrà fare una scelta. Dovranno rendersi conto che c’è un coordinamento militare russo-americano e questa è l’occasione per distaccarsi da Al Qaida”, ha aggiunto. Il presidente siriano Bashar al Assad è apparso in pubblico oggi per assistere alla preghiera dell’Eid al-Adha (festa del sacrificio) in una moschea di Daraya, ex roccaforte dei ribelli vicino Damasco. Gli organi di informazione ufficiali hanno mostrato Assad che partecipava con dignitari religiosi, alti responsabili del partito Baath al potere e del governo alla preghiera nella moschea Saad ibn Moaz di Daraya.

Daraya, una delle prime città a sollevarsi contro il regime, è stata totalmente riconquistata a fine agosto dall’esercito siriano dopo lo sgombero di migliaia di ribelli e civili sottoposti per quattro anni a uno spietato assedio e a incessanti bombardamenti. La Turchia si è detta pronta a inviare nella giornata di oggi un convoglio di aiuti umanitari diretto “principalmente ad Aleppo”. Recep Tayyip Erdogan ha confermato l’impegno turco a poche ore dall’inizio previsto della tregua negoziata da Usa e Russia in Siria. Gli aiuti preparati da  Ankara consistono in almeno 33 camion di cibo, vestiti e giocattoli per bambini, da consegnare nel primo giorno della festa islamica del Sacrificio. Erdogan ha inoltre ipotizzato un’iniziale estensione di una settimana del cessate il fuoco di 48 ore.