Sisma. Birmania, almeno 75 morti
25 Marzo 2011
di redazione
Sono almeno 75 le vittime della scossa di magnitudo 6,8 che cha colpito ieri la Birmania orientale, secondo l’ultimo bilancio provvisorio. I feriti sono più di cento. Il bilancio è destinato ad aumentare quando i soccorritori riusciranno ad accedere a zone per ora inaccessibili.
La scossa ha colpito il ‘triangolo d’oro’, ai confini fra Birmania, Thailandia e Laos, una zona montagnosa di difficile accesso ma dove si svolge un attivo commercio transfrontaliero. Le città e i villaggi vicini all’epicentro sono rimasti senza corrente elettrica e le linee telefoniche funzionano a intermittenza. Il doppio sisma ha avuto il suo fulcro nello Shan State, nel nord-est della Birmania, a poche decine di km dal confine con la Thailandia. La prima scossa si è verificata a soli 10 km di profondità, mentre la seconda – pochi istanti dopo – è stata molto più profonda, 230 km sotto la superficie.
La cittadina più vicina all’epicentro è Tachileik. Qui, raccontano i testimoni, la gente si è riversata in strada in preda al terrore. Il maggior numero di vittime si concentrerebbe in questa zona e nei pressi della città di Kenhtung. Molte persone sono scese in strada per la paura anche a Chiang Mai, la principale città nel nord della Thailandia (a 235 km dall’epicentro), mentre a Bangkok la scossa è stata avvertita solo ai piani alti dei grattacieli. Non si segnalano danni neanche a Rangoon, a oltre 500 km dall’epicentro, dove il terremoto è stato percepito nitidamente dalla popolazione. Nella zona si sono susseguite scosse di assestamento minori. Intanto, la Farnesina sta ancora verificando l’eventuale coinvolgimento di connazionali.