Sisma, il sindaco di Amatrice: serve no-tax area. Ci stanno abbandonando

Per una Primavera Demografica
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Sisma, il sindaco di Amatrice: serve no-tax area. Ci stanno abbandonando

07 Novembre 2016

Definire una “no tax” area per far ripartire le aree del cratere sismico. E’ questa la richiesta del sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, parlando in Aula alla Camera nel corso della giornata dedicata ai Comuni. Il sindaco dopo aver definito la sua richiesta come  “l’unica strada per far ripartire queste zone perché molte persone stanno pensando di non tornare più in questi borghi”, ha lamentato l’amara sensazione di sentirsi abbandonato.

“Quando mi dicevano vedrai che quando si spengono le luci dei riflettori ti abbandoneranno, io restavo esterrefatto. Dicevo non è possibile. Ma poi passano due mesi e io oggi ho problemi di viabilità perché non si capisce chi deve fare cosa e come lo deve fare. Io ho la sensazione che forse qualcuno ci sta abbandonando”.

Insomma, a quanto pare le parole del governo, per adesso, sono risultate essere solo chiacchiere.  Ma il sindaco non ha intenzione di mollare e ha chiesto, con voce chiara,“date un segnale e io sarò contento di rimettermi la fascia da sindaco, ma primo devo essere sicuro che nessuno ci ha abbandonato. Non dobbiamo essere bravi nei primi 10 giorni, ma bravi in 365 giorni . Sono sicuro che non sarà così. Altrimenti questi borghi non torneranno più a vivere. Perché noi non vogliamo essere solo un paese da cartolina, ma un paese da vivere”.

In precedenza il primo cittadino si era lamentato anche della burocrazia. “Per questioni burocratiche e rimpalli su chi doveva fare cosa,noi siamo fermi. Con 3/4 di paese che non è collegato. Ho dovuto chiudere la scuola a tempo indeterminato, perché le strade non sono in sicurezza. L’altro giorno la Regione ha preso in carico il problema, speriamo che in tempi brevi si riesca a fare quello che fino ad oggi non è accaduto. La burocrazia è giusta se è tesa ad eliminare eventuali infiltrazioni malavitose, ma in una fase emergenziale bisognerebbe darei dei poteri speciali a qualche persona specchiata”.