Slitta legge elettorale in Senato, oggi voto missioni estero alla Camera
03 Dicembre 2013
Senato. Sconvocata la riunione della Commissione Affari Costituzionali sulla Legge elettorale, prevista per la serata di oggi, il tutto sarà rinviato dopo l’8 dicembre. Il vaglio della riforma attenderà, quindi, la pronuncia della Corte Costituzionale prevista per domani 3 dicembre. Secondo il Presidente dei senatori del Nuovo Centrodestra, Maurizio Sacconi: "La riforma della legge elettorale è un atto necessario quanto rilevante perché si connette inevitabilmente alla forma di governo, alla stabilità e alla capacità decisionale delle nostre istituzioni democratiche. Si tratta quindi di materia che non può essere piegata alla contingente conflittualità tra i partiti o nei partiti, come accade quando si vorrebbe spostarne la sede di esame dall’una all’altra Camera".
"E’ evidente – aggiunge Sacconi – che questo spostamento, oltre ad essere una inaccettabile forzatura istituzionale, corrisponderebbe solo alla volontà di qualcuno di scassare tutto, di non fare la riforma, di ritornare al voto con la legge attuale. Al contrario, la prosecuzione dell’esame nella Camera che da tempo se ne occupa e che induce a ricercare un largo accordo a partire dalla maggioranza di governo può condurre in tempi ragionevolmente brevi ad una soluzione innovativa rispetto alle esperienze precedenti, tale da consentire sia la rappresentanza delle forze politiche sia un corretto premio di maggioranza in funzione della stabilità di governo. Non sarà certo l’attesa della settimana che ci separa dall’elezione del segretario del Partito democratico a determinare quindi il fallimento del processo riformatore".
Camera. Dopo essere stata approvata da Palazzo Madama con la fiducia sul maxi-emendamento, questa settimana la legge di stabilità passa a Montecitorio. Oggi dalle 16 l’Aula della Camera voterà anche la fiducia sul decreto di proroga delle missioni internazionali, come stabilito dalla conferenza dei capigruppo di Montecitorio. Il dibattito inizierà alle 14 con le dichiarazioni di voto, la seduta si concluderà alle 19 e il voto finale sul provvedimento è previsto per mercoledì mattina.
Il Presidente del Senato Grasso ha evidenziato oggi in Romania che "oggi più che mai la costruzione europea è a un punto di svolta, è sotto assedio. Deve fronteggiare questioni epocali, come la crisi economica e finanziaria, le migrazioni generate da conflitti, instabilità e povertà. Ed è minacciata da nazionalismi, populismi e sentimenti di disaffezione e di sfiducia nei confronti di un progetto che a volte viene percepito come lontano dagli ideali iniziali ed incapace di garantire benessere e futuro dei cittadini". "L’Italia si prepara ad assumere la Presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea nel secondo semestre del prossimo anno, cruciale perché segnerà l’avvio della nuova legislatura europea e l’adozione di una agenda per i successivi cinque anni. Affronteremo questo impegno – ha aggiunto il presidente del Senato – nella profonda convinzione che insieme siamo più forti, che serve più Europa e più unione".