Snowden, gli Usa temono per la Siria. Che ha in mano la talpa?
24 Agosto 2013
Funzionari della amministrazione Usa hanno ammesso che non è chiaro quanti e quali documenti abbia ancora nelle sue mani l’ex contractor della NSA rifugiatosi a Mosca. Né ad oggi è chiaro come abbia fatto a oltrepassare le misure di sicurezza e ad impadronirsi dei documenti. Vuol dire forse che potrebbe essere ancora in grado di farlo? E cosa ha in mano ancora Edward Snowden, la talpa del Datagate, da far uscire al momento giusto magari d’accordo con qualche giornale interessato a nuovi scoop? E’ questo il dubbio che tiene sotto pressione Obama e l’intelligence Usa. Snowden potrebbe avere informazioni sullo spionaggio americano in Medio Oriente? E’ notizia delle ultime ore della scoperta di un "centro di ascolto" inglese nel mondo arabo. E quali altre informazioni di prima mano potrebbe diffondere Snowden con il beneplacito di Mosca se alla fine il presidente americano si decidesse a ordinare un intervento contro la Siria? Teniamo presente che il compagno del giornalista del Guardian che ha scoperchiato il Datagate – David Miranda – è stato fermato all’aereoporto di Heathrow ma arrivava dalla Germania. Miranda arrivava dal Brasile, ma cosa ha fatto in Germania? (ricordiamo le frizioni che ci sono state tra Washington e Berlino quando si è scoperto dello spionaggio ai danni degli alleati europei). Forse Miranda ha consegnato qualcosa ai tedeschi? E perché ha scelto di ripartire da Londra per il Brasile quando sarebbe stato molto più sicuro farlo dalla Germania stessa? Domande che per adesso non hanno risposte certe.