Soffiano da nord-est i venti di ripresa delle esportazioni italiane
31 Marzo 2011
Secondo gli ultimi dati dell’Istat, lo scorso anno le esportazioni italiane hanno ripreso vigore, seppure in un contesto caratterizzato dall’incertezza in seguito agli effetti, ancora rilevanti, della crisi economica. Nel Nord Est, che rappresenta oltre il 30% dell’export nazionale complessivo, i dati aggiornati a fine 2010 indicano che le esportazioni sono aumentate del 15,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Negli ultimi due anni, in quest’area, le regioni che si sono distinte con risultati particolarmente positivi sono state il Veneto e l’Emilia Romagna, che rispettivamente hanno contribuito alle esportazioni nazionali per il 14% e il 13%. È importante notare come nel Nord Est, nello scorso anno, il flusso di merci e servizi diretto all’estero sia aumentato maggiormente nei confronti dei paesi dell’Unione Europea (+16,4%) rispetto al resto del Mondo (+14%), mostrando incrementi significativi in Germania (+17,7%) e in Inghilterra (+39%).
Nel corso del 2010, dall’esame dei dati per settore di attività economica, si può osservare un rilevante miglioramento dell’export per il comparto macchinari ed apparecchi in Emilia Romagna (+13%) e Veneto (+18,8%); le stesse regioni mostrano inoltre significativi aumenti nell’ambito dei prodotti di agricoltura, silvicoltura e pesca, rispettivamente del 14% e 22%.
Le Banche Popolari stanno sostenendo questa rinvigorita fase di internazionalizzazione dell’attività produttiva del Nord Est, come conferma il dato del credito alle imprese, cresciuti nell’area, a gennaio, del 5%, un dato in linea con quanto registrato nel corso dell’anno passato. Nel 2010 si sono avuti, in particolare, incrementi degli impieghi nell’agricoltura e nell’industria manifatturiera, con aumenti dell’8% rispetto all’anno precedente. All’interno di quest’ultima si può notare poi una crescita del 7% dei finanziamenti all’industria chimica, fortemente orientata all’export, nonché un incremento nei servizi, pari al 3%. La piccola e media imprenditoria è stata quella che maggiormente ha beneficiato dei prestiti erogati da parte delle Popolari, che sono, infatti, cresciuti nello scorso anno del 3,4% in queste regioni.
Le numerose imprese medio piccole presenti con i rispettivi prodotti sui mercati esteri necessitano – più di altre – di un sostegno e di finanziamenti tesi a facilitare le loro esportazioni e su questo aspetto le Banche Popolari, il cui portafoglio impieghi è rappresentato per oltre il 70% dalle PMI, rappresentano una garanzia concreta per il tessuto produttivo.
La storica vicinanza, infatti, della Categoria verso l’imprenditoria minore è alla radice della storia e della tradizione del Credito Popolare, ispirandone la sua evoluzione nel corso degli anni fino ai giorni nostri. Tale legame, così saldo, è risultato essenziale durante la crisi che ha investito l’economia a livello globale nei mesi precedenti. Da questo punto di vista, proprio le imprese medio piccole, esposte maggiormente alla variabilità della congiuntura internazionale, hanno risentito più delle altre delle difficoltà derivanti dalla fase negativa del ciclo economico e dalla conseguente riduzione degli scambi commerciali. Negli ultimi mesi, in cui la domanda mondiale ha iniziato a manifestare segnali, comunque, incoraggianti, le imprese minori che producono beni per i mercati esteri hanno avuto ancora più bisogno di essere agevolate ed aiutate per non restare tagliate fuori dai circuiti internazionali. Questa esigenza degli imprenditori è stata subito raccolta dalle Banche Popolari.
Nel 2010, infatti, la Categoria ha fatto registrare un aumento di nuovi finanziamenti alle PMI – a livello nazionale – di 42 miliardi, di cui 12 miliardi hanno interessato le regioni del Nord Est. Questo impegno continua ancora oggi, come risulta dall’ultimo dato di gennaio 2011, che mostra un flusso mensile di nuovi prestiti pari a 1,5 miliardi di euro, il 50% in più rispetto a 12 mesi prima, confermando un trend di costante crescita, confortante per il prosieguo dell’anno.
* Segretario Generale, Associazione Nazionale fra le Banche Popolari