Sole 24 ore, tensione per Confindustria: Squinzi e altri cinque consiglieri lasciano

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Sole 24 ore, tensione per Confindustria: Squinzi e altri cinque consiglieri lasciano

02 Ottobre 2016

Giorgio Squinzi stamattina ha annunciato le sue dimissioni da presidente del consiglio d’amministrazione, insieme a quattro consiglieri: Chiassarini, Parzani, Pesenti e Pomodoro. La crisi del gruppo Sole 24 Ore, arrivato a un passo dal crac, regala, così, un clamoroso colpo di scena.  

Un fatto che rende ancora più drammatica la situazione del gruppo controllato da Confindustria e apre, anche se indirettamente, una crisi al vertice dell’associazione degli industriali. Tanto che sembra convocato per oggi un Comitato di presidenza straordinario, ancorché con mezzi telematici. Inoltre sempre al termine della riunione del cda di venerdì, l’artefice della pesante pulizia di bilancio, l’ad Gabriele Del Torchio, è stato ricoverato d’urgenza all’Auxologico di Milano per un intervento al cuore, poi felicemente riuscito.

Da azionista per quattro anni della società editrice, è difficile credere che non potesse non sapere la reale situazione dei conti. Così come è evidente che la mail da lui smentita ricerca di soci privati si è scontrata con la ferma determinazione del presidente di Confindustria Enzo Boccia a mantenere il Sole nel perimetro di Viale dell’Astronomia come asset irrinunciabile, e quindi anche qui (sia che la cordata esistesse davvero, sia che fosse frutto della sua ambiziosa fantasia: Carlo Pesenti, per esempio, ha smentito di averne mai fatto parte) più che una ritirata, una vera e propria disfatta.

Come noto, venerdí Del Torchio ha preparato una relazione che, oltre alle perdite di gestione, conteneva una serie di importanti rettifiche sui conti della passata gestione, tali da ridurre patrimonio e dinamiche finanziarie sotto la soglia della continuità aziendale. E rendendo indispensabile un aumento di capitale.

Ora il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia potrà procedere alla nomina del nuovo cda del Sole ma dovrà fare i conti con la sua base e soprattutto con le territoriali.