Somalia, Onu piange 15 morti. Terrorismo islamico scatenato

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Somalia, Onu piange 15 morti. Terrorismo islamico scatenato

19 Giugno 2013

In Somalia gli Shabaab, i miliziani islamici, hanno colpito il compound dell’Undp dell’Onu di Mogadiscio facendo 15 vittime. I terroristi si sono aperti la strada a suon di bombe e kamikaze, per poi entrare nel complesso del Programma per lo Sviluppo, sparando all’impazzata. Una tecnica rodata per l’internazionale jihadista. Alle truppe somale è servita un’ora buona di tempo per riprendere il controllo della situazione. Tra le vittime ci sono 4 stranieri che lavoravano per le Nazioni Unite. Il segretario generale dell’Omu, Ban Ki Moon, si è detto "scioccato" dalla notizia. In Italia, il parlamentare del Pd Manciulli ha commentato che "L’Italia deve prestare un’attenzione rigorosa agli sviluppi del terrorismo in tutta l’area Mediterranea e un’attenzione forte deve esserci in particolare da parte di tutte le forze politiche". Ma forse bisogna spingersi oltre. Il quadro non è più un macrocontesto regionale, ma il mondo intero. Nella guerra infinita condotta da Al Qaeda e dalle suo colonne locali, come gli Shabaab, c’è sempre stata una condivisione di tecniche di guerriglia e una sorta di calendario degli attacchi. Così, non sorprenderebbe che il risveglio dell’idra islamista in Somalia sia avventuo "d’intesa" con quanto sta avvenendo in Afghanistan e l’attentato di Bagram che ha fatto 4 vittime tra gli Occidentali. Probabilmente i miliziani si muovono autonomamente sul campo, ma vale lo stesso per i burattinai dei terrore o c’è un qualche collegamento?