“Sono indignato”. Il presidente del WJC si oppone alla condanna di Caldarola
25 Gennaio 2012
di redazione
Il presidente del World Jewish Congress (WJC), Ronald S. Lauder, martedì ha espresso indignazione per la condanna del giornalista e politico italiano Giuseppe Caldarola che aveva scritto un articolo critico su una vignetta dal titolo “Fiamma Frankenstein” che raffigurava la collega parlamentare Fiamma Nirenstein, che è ebrea, con un naso adunco, il simbolo del fascio littorio e la Stella di Davide. Vauro, l’autore della caricatura che fu pubblicata dal quotidiano Il Manifesto, è stato assolto dal giudice delle accuse di antisemitismo. Lauder ha definito la sentenza una farsa e un insulto.
“Mentre l’uomo che difende una donna ebrea viene multato, l’autore di questo cartone animato palesemente antisemita viene assolto e ottiene il permesso dal tribunale di continuare a iniettare veleno nel dibattito politico in Italia” ha dichiarato il presidente del WJC.
“Fiamma Nirenstein – ha aggiunto Lauder – è un eccellente legislatore impegnato in battaglie politiche. Anche se uno ha il diritto di dissentire con le sue opinioni, nessuno ha però il diritto di rinfacciarle il fatto che è ebrea e che si dedica alla causa di Israele. Caricature antisemite e razziste non hanno nulla a che fare con la satira, ne sono lontane, sono semplicemente spregevoli”.
Lauder ha definito molto preoccupante il fatto che il giudice abbia sostenuto il diritto di insultare un ebreo utilizzando antiche immagini antisemite e ha, allo stesso tempo negato il diritto di un giornalista ad accusare il vignettista di essere antisemita.