Sorrentino commenta l’Oscar da Fazio, “film sulla insensatezza”
10 Marzo 2014
di redazione
Paolo Sorrentino, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa commenta l’Oscar a La Grande Bellezza tornando con le memoria alla notte di Los Angeles. "Il film non e’ facile, non e’ oleografico, e’ lungo e viene meno a certi schemi consueti con una trama forte", dice in modo autocritico Sorrentino, "Per questo e’ stata una piacevole sorpresa che sia stato cosi’ amato. Io credo che il segreto sia nell’empatia con i sentimenti e l’emotivita’ dei personaggi, con la loro fatica di vivere, di trascorrere la vita e sprecare tanto tempo, il loro rapporto con l’insensatezza". Il regista risponde anche a chi lo accusa di aver descritto una Roma irreale, "Molti hanno detto che la rappresentazione di Roma che ho fatto non corrisponde al vero. Invece, come dice il personaggio di Servillo, abbiamo solo orari diversi". Secondo Sorrentino "ci si irrita nel guardare questo film perche’ non si accetta di rispecchiarsi in anime un po’ alla deriva". Non si può certo dire che La Grande Bellezza non abbia meritato il premio Oscar e c’è solo da felicitarsi se il nostro cinema buca la critica e vende all’estero. Ma a Sorrentino ci permetta una considerazione aggiuntiva, pensando a Jep Gambardella: forse gli americani hanno premiato anche gli stereotipi sul l’italiano caciarone e inconcludente, come abbiamo scritto nei giorni scorsi.