Spagna. Barcellona vieta burqa e niqab in edifici pubblici
14 Giugno 2010
di redazione
Disco rosso per burqa e niqab, il velo integrale islamico, negli edifici pubblici di Barcellona, ha annunciato oggi il sindaco socialista Jordi Hereu.
La seconda città della Spagna si associa cosi al movimento lanciato da un altro comune catalano, quello di Lleida, che per primo il mese scorso aveva deciso di metterli al bando. Da allora la misura si estende a macchia d’olio in Catalogna, una delle regioni spagnole con il maggior numero di moschee radicali. Lleida, El Vendrell, Tarragona, Girona, Reus hanno già introdotto o stanno per farlo divieti analoghi, ufficialmente in nome della sicurezza. Cosi Hereu oggi ha giustificato il provvedimento, annunciando che sarà preso per decreto e che la firma è "imminente": riguarderà tutti i locali dipendenti dal comune, uffici, scuole, mercati, biblioteche, colpirà in teoria tutti gli indumenti che coprono il volto, ed entrerà in vigore alla fine dell’estate. "Non si può entrare con una attrezzatura che non consente l’identificazione" in un edificio pubblico ha detto il primo cittadino di Barcellona. E poi, ha aggiunto, il divieto di burqa e niqab è "espressione del senso comune" anche se, ha voluto subito puntualizzare, "non è in alcun modo rivolto contro alcuna fede religiosa".
Non la pensano così gli imam radicali vicini alla corrente salafita, che difende la rottura con l’Occidente: undici di loro hanno annunciato che faranno ricorso in tribunale contro i divieti, ritenuti incostituzionali perchè "contro la libertà per le nostre donne di vestirsi come vogliono", ha spiegato Farid Katthouti, responsabile della moschea di Reus. Per El Pais "la risposta furibonda" dei dirigenti dell’Islam radicale in Catalogna è dovuta al fatto che "vedono il divieto come una minaccia per la loro influenza sulla comunità".
Lo stop a burqa e niqab, a pochi mesi dalle elezioni regionali previste per novembre, che potrebbero avere nella questione immigrazione uno dei temi più caldi, miete, però, ampi consensi in terra catalana. L’appoggiano i socialisti del Psc (emanazione locale del Psoe di Josè Luis Zapatero), la sinistra repubblicana di Erc, il Partido Popular e i nazionalisti di Ciu, che i sondaggi danno come probabile vincitore delle regionali. Il Pp, all’opposizione a Barcellona come nel parlamento di Madrid, chiede però che si vada oltre. Propone un divieto nazionale di burqa e niqab anche per strada, ed ha presentato una mozione in questo senso davanti al senato di Madrid.