Spagna. In vigore la nuova legge sull’aborto
05 Luglio 2010
di redazione
È entrata in vigore oggi in Spagna la nuova legge sulla Salute sessuale e riproduttiva che rende legale per la prima volta l’interruzione volontaria della gravidanza (Ivg) entro la 14/esima settimana. Ma la norma deve ancora passare l’esame della Corte costituzionale iberica.
La legge rinnova la precedente norma del 1985 che depenalizzava l’aborto solo in caso di stupro (fino alla 12/esima settimana), di malformazione del feto (22/esima) o di rischi per la salute psicofisica della madre (senza limiti di tempo). Quest’ultimo motivo era usato dalla stragrande maggioranza delle donne (96,7% nel 2008) per poter realizzare l’Ivg. Come era già successo in precedenza, il Tribunale costituzionale spagnolo si dovrà ora pronunciare sulla costituzionalità della nuova legge, dopo aver accettato un ricorso del Partito Popular e del governo della Navarra che hanno anche chiesto la sospensione in via cautelare della legge in attesa che l’Alto tribunale stabilisca se questa è contraria al diritto alla vita o meno.
La Corte dovrà pronunciarsi sulla sospensione già nei prossimi giorni. La parte più contestata della nuova legge è quella che riguarda le ragazze di 16 e 17 anni, che potranno decidere da sole se portare avanti la gravidanza o interromperla, ma saranno obbligate ad informare almeno un genitore che le dovrà accompagnare al centro per realizzare l’interruzione di gravidanza. Nel 2008 sono stati 115 mila gli aborti realizzati in Spagna, un 3,2% in più che nel 2009.