Spari a ispettori Osce, in Crimea Putin dialoga così
09 Marzo 2014
di redazione
La guerra dei nervi scatenata dalla Russia in Crimea continua: oggi gli ispettori dell’Osce, l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, sono stati respinti con degli spari di avvertimento mentre tentavano, per la terza volta, di entrare nella penisola sul Mar Nero. Secondo il ministro degli esteri russo Lavrov il nuovo governo della Ucraina "non è indipendente; con nostro grande rincrescimento, dipende dai nazionalisti radicali che hanno preso il potere con un attacco armato. Sulla questione ucraina, la Russia è disponibile a un dialogo onesto, da pari a pari, con gli altri Paesi". Intanto, la Polonia decide di evacuare il suo consolato a Sebastopoli. Il "Gruppo di Visegrad", Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchi e Ungheria, costituitosi nei primi anni Novanta, si sta muovendo in modo coordinato per rinvigorire il "nobile intento" di Varsavia di rendere più vicina l’Europa Orientale alla Ue. Ricordiamo che il V4 in passato ha più volte eseguito manovre militari comuni.